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Miki In The Big Apple #5: 4 Gennaio, Washington

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Nelle puntate precedenti:

#1: Genesi di un viaggio, paure ed aspettative
#2: 1 Gennaio 2015. Il viaggio, l'aeroporto, la metro, Manhattan
#3: 2 Gennaio 2015. American Breakfast, 5th Avenue, Central Park, Upper East Side
#4: 3 Gennaio 2015. Bryant Park, NY Public Library, Grand Central Terminal, Hard Rock Cafè e Shopping


New York è una città che non dorme mai. Come la maggior parte delle metropoli probabilmente. Vi è una costante attività, in alcuni momenti frenetica, ma per la maggior parte della giornata la vita semplicemente scorre. 
Per questo, quando la mattina di domenica 4 Gennaio, alle 6:00 eravamo già per strada, non ho avvertito alcun timore, ma anzi la stessa sensazione di familiarità che ho provato nei giorni precedenti. 

Penn Station
FONTE

Direzione: Penn Station, a soli sette isolati dal nostro albergo. 

Dopo aver visto la Grand Central, la Penn Station non è nulla di che, ma ci ha subito colpito l'organizzazione e l'estrema facilità con cui ci si orienta. Avendo fatto i biglietti on line, la prima cosa è stata chiedere al punto informazioni se fossimo in regola o dovessimo fare altro prima di prendere il treno. Anche in questo caso la disponibilità e la cortesia si sono sprecate. 
Le stazioni, sia a New York che a Washington, sono molto simili ad un aeroporto, con i gates e l'impossibilità di avvicinarsi al binario finché non viene chiamato l'imbarco, con il controllo individuale del biglietto.
Il nostro treno sarebbe partito alle 6:45 ed in tre ore e mezza ci avrebbe portati nella capitale. Avevamo tutto il tempo per la colazione, che abbiamo fatto da Dunkin' Donuts.


Inutile dire che la donut era deliziosa, così come il caffè, che ci ho messo tre ore e mezza a terminare per quanto era bollente.

Il treno non era nulla di impressionante, anzi, dall'esterno non prometteva nulla di buono, una volta saliti, invece, era super pulito, c'era un bar fornitissimo, la possibilità di refillarsi l'acqua all'infinito ed il Wi-Fi funzionante (non parliamo dei bagni... li avrei fotografati!).

Il viaggio è stato tranquillo ed io e Tony siamo stati tutto il tempo con la faccia appiccicata al finestrino a guardare il paesaggio che scorreva. Centri abitati separati da chilometri di foresta, dall'atmosfera davvero suggestiva.
Ogni tanto ci guardavamo ed esclamavamo "questi sono gli Stati Uniti, l'America, quella vera...".

Se ne avete la possibilità, durante un viaggio negli States, a New York, andate a Washington. Vi assicuro che ne vale assolutamente la pena.

Se i giorni precedenti, Manhattan ci aveva abituati a stare con il naso all'insù, quasi sopraffatti dall'altezza dei suoi grattacieli, abbagliati dalle superfici specchiate, dalla modernità e dalle luci, Washington ci ha fatti sentire piccoli, infondendoci una sorta di timore reverenziale. Calpestare le sue strade sembrava quasi un'oltraggio, ad una città in cui si è scritta e si continua a scrivere, nel bene e nel male, la storia del mondo.
Se NY è altezza, leggerezza, WDC è solennità, maestosità, imponenza. Lo sguardo si perde all'orizzonte, sorvolando su edifici storici e strade ampie.
La stessa Union Stationè un capolavoro e quasi ha dato un assaggio di ciò che avremmo trovato all'esterno.

Union Station
Appena usciti dalla stazione ci siamo ritrovati davanti alla Liberty Bell, una copia ovviamente, considerando che l'originale si trova a Philadelphia. 
Potete immaginare noi, che abbiamo amato alla follia Il Mistero dei Templari, come ci siamo sentiti di fronte a cotanta bellezza.

Liberty Bell
Davanti alla Liberty Bell, il monumento che commemora Cristoforo Colombo: 

Monumento a Cristoforo Colombo
Non avremmo avuto molto tempo per girare la città, saremmo ripartiti infatti nel pomeriggio e per questo motivo abbiamo voluto circoscrivere la visita ai monumenti principali, attraverso una piacevole passeggiata che li avrebbe sfiorati tutti, anche se velocemente.
Non avevamo però fatto i conti con il caldo asfissiante (c'erano persone con le maniche corte nel primo pomeriggio), con il Giardino Botanico e con il mio fidanzato in modalità bambino di tre anni all'Air and Space Museum.
Per quanto mi riguarda invece, è stata la giornata più brutta in assoluto. Ero in quei giorni in cui le donne fanno la ruota e il bungee jumping, ed io invece avrei solo voluto spararmi. Un dolore che non vi sto a dire... Ma vabbè.

Con la Union Station alle spalle, si può subito godere della vista del Campidoglio:

Capitol
Peccato per l'impalcatura. Quando si dice la fortuna... Ma una volta lì vicino, lo spettacolo rimane comunque grandioso:



Forse perché era domenica? Non lo so, ma c'era pochissima gente, un silenzio solenne, un'atmosfera particolare, dovuta anche alle condizioni meteorologiche. Era quasi magico.


Purtroppo del Campidoglio siamo riusciti a vedere solo il retro, per i motivi di cui sopra, ma la prossima volta riusciremo ad entrarci (la domenica è chiuso) ed a vedere il National Mall.

Continuando a camminare, ci siamo imbattuti in diversi edifici: la Biblioteca del Congresso, la Corte Suprema, il Senato.

Corte Suprema
Il Giardino Botanico è stata una sorpresa, non ne avevo letto da nessuna parte ed è stata una pausa piacevolissima. L'ingresso è gratuito e si può godere di uno spettacolo meraviglioso, con la riproduzione di diversi ecosistemi.

Giardino Botanico










E' stata un'ora davvero rilassante e ci voleva visto che dopo poco saremmo entrati allo Smithsonian's National Air and Space Museum, tappa attesissima in particolar modo dal mio fidanzato, in cui abbiamo trascorso la maggior parte del tempo.


Padiglione dedicato ad Amelia Earhart, di cui oggi ricorre la nascita

Anche in questo caso l'ingresso era libero e chi voleva poteva lasciare un contributo, cosa che noi abbiamo fatto considerata l'esperienza piacevole ed i servizi offerti.

All'uscita dal museo, mancavano tre ore alla partenza ed abbiamo alzato un po' il passo, depennando il Lincoln Memorial ed il Jefferson Memorial, che vedremo la prossima volta.

Washington Monument
Dopo aver visto l'imponente obelisco, ci siamo diretti velocemente alla Casa Bianca.
Siete stati a Roma? O al Louvre? Avete presente la sensazione che si prova a ritrovarsi di fronte alla Fontana di Trevi o a La Gioconda?
Ecco, per la Casa Bianca ho provato una sensazione simile. Dalle foto che avevo sempre visto in rete ed in tv, mi sembrava grandissima ed imponente, con tutto quel verde attorno.
Poi giri l'angolo e ti ritrovi davanti quella che ti chiedi se sia la dépendance della Casa Bianca!
Soprattutto dopo essere stata davanti ad edifici mastodontici, lei sembra davvero piccola, ma non per questo meno bella. Ed è davvero... bianca! Non oso immaginare quanto risplenda al sole!



E poi è stata una lunga passeggiata verso la stazione, senza seguire mappe o indicazioni e fidandoci del nostro orientamento. Ci siamo addentrati nella città, scoprendo degli angoli davvero deliziosi e quartieri, come quello cinese, molto pittoreschi.




Ammetto che ad un certo punto ho pensato che non saremmo arrivati in tempo o comunque che sarei morta prima!
Alla fine ce l'abbiamo fatta e siamo riusciti anche a mangiare qualcosa in stazione da Pret à Manger:

Sarò esagerata ma a me queste cose entusiasmano da morire!
Così come quello di andata, anche il viaggio di ritorno è stato tranquillo e piacevole, nonostante fosse buio e non potessimo godere della vista.

Il tempo di ritornare in albergo, fare una mega doccia, e collassare sul letto.

Alla prossima,



Trucco Del Giorno #108: Like an Esotic Fruit feat. Nabla Cosmetics (Grenadine&Clementine Swatches+Comparazioni)

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Il titolo di questo post è un omaggio/ringraziamento a Foffy, sempre deliziosa con i suoi commenti ai miei post ed ai miei make-up, per i quali utilizza spesso metafore e paragoni davvero azzeccati, come in questo caso. Ammetto che al frutto esotico non ci avevo proprio pensato quando ho realizzato il trucco di oggi, ma in effetti ci sta.

Per un'ombrettomane incallita come me, scovare un colore particolare, che non assomiglia a nulla in mio possesso, è praticamente impossibile.
Eppure è successo, con Clementine di Nabla.

Appena è arrivato il mio ultimo ordine (post QUI), lui ha catturato subito la mia attenzione e nella mia mente hanno cominciato ad affacciarsi decine di accostamenti che avrei potuto realizzare.

Clementine è un ombretto bright della seconda generazione di ombretti del brand, come mi piace definirli.

Dx: luce artificiale fredda
Sx: luce naturale diffusa

Sul sito ufficialeè descritto come un color mandarino brillante dai morbidi riflessi oro. Una tonalità vivida, dolce come un candito e solare come un pomeriggio estivo! Perfetto come punto luce per ravvivare smokey drammatici. 
Si possono creare gradienti sofisticati accostando Clementine ad Unrestricted, e gradienti pop accostandolo invece a Babylon. Per indossare un look estremamente glamour ma allo stesso tempo fresco e semplice è consigliato applicare Clementine su tutta la palpebra sfumandone i contorni con Peach Velvet, per definire poi lo sguardo con il mascara Le Film Noir e completare il look con Beverly sulle labbra.
Imperdibile per gli occhi azzurri, saprà mettere di buon umore chiunque lo indossi!


Nonostante i consigli di MrDaniel MakeUp siano stuzzicanti - e come potrebbero non esserlo? - io ho visto Clementine accostato a Grenadine, della collezione Genesis.

Luce artificiale fredda

Luce naturale diffusa
Le differenze sono evidenti. Il colore che più si avvicina è Cranberry di MAC che ha però una base più scura ed è molto meno satinato. E sulla mia palpebra queste piccole cose fanno la differenza.

Grenadine è un rosso melograno, intenso ricco e sensuale. Il sottotono corallo insieme ai suggestivi riflessi lampone ed amaranto ne fanno un ombretto incantato. Particolarmente sofisticato è adatto a realizzare look di carattere ed allo stesso tempo di tendenza. Benché sia un rosso non è difficile da indossare ed illumina ogni occhio. Truccarsi con Grenadine è una tentazione a cui non si dovrebbe resistere! 
Applicandolo con un pennello da sfumatura dà vita a gradazioni eleganti e multi-riflessate che permettono di ottenere in un attimo makeup ricercati e per tutti i giorni. 
Stupendo sulla palpebra mobile insieme a Madreperla come punto luce. 
Consigliata l'applicazione piena su tutta la palpebra contornando l'occhio con la matita Bombay Black e sfumando Tribeca o Mimesis nella parte esterna per ottenere smokey sexy e magnetici.
In ogni caso imperdibile per gli occhi verdi.


Ma adesso vediamo che ho combinato!

Per la base viso

- Fondotinta MAC StudioFix Fluid in NW20
- Correttore Fit Me Maybelline n°10
- Cipria PuroBio Indissolubile n°01

Per le sopracciglia:

- Faint dalla palette Naked di Urban Decay
- MAC Brow Set in Show-Off

- NYX Jumbo Eye Pencil in Yogurt su tutta la palpebra mobile
- Neve Cosmetics Pastello Occhi in Piuma/White sotto l'arcata sopraccigliare e nell'angolo interno

Di Nabla

- Petra nella piega
- Mimesis nell'angolo esterno
- Grenadine sulla palpebra mobile dal centro verso l'esterno
- Clementine nell'angolo interno verso il centro
- Citron lungo la rima cigliare inferiore
-Christine come illuminante sotto l'arcata e nell'angolo interno
- Kajal Bombay Black nella rima interna

- Liquid Ink Eyeliner di Essence
- Lash Princess Mascara di Essence

Sulle guance

- Kiko Soft Touch Blush n° 108
- Christine di Nabla come illuminante

Sulle labbra

- Diva Crime Nabla in Panta Rei






E questo è il risultato:






Vi piace? Concordate con Foffy?
Con cosa abbinate Grenadine? E Clementine?

Alla prossima,


Il Trio Lovvore (s)Consiglia #4: Luglio

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"L'amicizia nasce dalle occasioni della vita, spesso dal destino, ma per diventare sentimento irrinunciabile necessita poi di grandi emozioni condivise"


E sono ormai anni che io, Monica e Paola condividiamo emozioni, all'insegna di un lovvore che cresce ogni giorno, tra chiacchierate folli, risate incontenibili, ma spesso anche lacrime, ansie e paure. Un'amicizia nata grazie ad un libro, che si rinnova tra pagine e parole.

In questi brevi appuntamenti mensili, vogliamo condividere con voi letture che ci sono piaciute molto, che sono state significative, che ci hanno emozionato o che, al contrario, avremmo evitato volentieri

Due giorni fa, il termometro che ho in cortile segnava 50°C. 
Direi che questo basta come giustificazione per la mia assenza dal blog, no? 
Stare davanti al pc è più difficile del previsto, per non dire impossibile.
Stamattina, però, ho aperto gli occhi ed ho realizzato di aver completamente dimenticato la pubblicazione di questo post e sono corsa a rimediare.

Tre consigli prima di una breve pausa estiva, tre libri da leggere sotto l'ombrellone.

IL CONSIGLIO DI MONICA

- Pink Lady di Benedetta Bonfiglioli

TRAMA: Anna ha i capelli rosa, il volto coperto dai piercing e un dolore grande che solo l'amore potrà cancellare. Anna ha diciassette anni e, di fronte all'apatia e alla depressione in cui sono sprofondati i suoi genitori alla morte della sorella maggiore, reagisce solo con la rabbia. Verso di sé, verso i suoi, verso la sorella morta: ne sente la mancanza, vorrebbe non dimenticarla mai, nutrire il ricordo di lei con il suo dolore e nello stesso tempo vorrebbe ricominciare a vivere. Riuscirà a farlo tra i palazzi antichi di Belmonte, cittadina della Pianura Padana, dove deve ricominciare tutto da capo. Qui conosce l'amore: quello tra Ete e Paolo, quello gratuito di Silvia, quello di Marco e riscopre quello dei suoi genitori. Qui impara che il passato non si cambia e che non è una colpa lasciare che il dolore si plachi per tentare di essere felici.


Nella calura estiva della pianura padana, che tanto mi ricorda casa mia - purtroppo - questo libro si è conquistato un posto speciale nel mio cuore. Letto con trasporto qualche anno fa, ora mi sento di consigliarlo a tutte quelle persone che amano le storie d'amore estive, a quelli che credono nell'amore a prima vista e nell'amicizia che dura per sempre.
Consigliatissimo per una lettura piacevole, sotto l'ombrellone o sdraiati su un bel prato in montagna.

IL CONSIGLIO DI PAOLA

- La Terra delle Storie - L'Incantesimo del Desiderio di Chris Colfer

TRAMA: Per il loro dodicesimo compleanno, Alex e Conner ricevono in dono dalla nonna un libro di fiabe tutto speciale. Perché non è un libro e basta, ma la porta che si apre su un altro mondo, in cui fratello e sorella precipitano come Alice, lei per errore, lui per non lasciarla sola. Dall’altra parte c’è la Terra delle Storie, e il primo incontro in quella landa magica è con il Principe Ranocchio. L’avventura chiama. E nelle fiabe, anche nelle più note, niente è come appare...

Estate è tempo di letture leggere e divertenti, e non so voi, ma alla soglia ormai dei 35 anni, ancora non disdegno libri indirizzati ad un pubblico più giovane (per non dire bambini Emoticon tongue )
Uno di questi, che mi ha regalato veramente delle ore spensierate, è La Terra delle Storie - L'incantesimo dei desideri, di Chris Colfer (sì, proprio lui, l'attore di Glee Emoticon grin ).
Chi tra voi lettori non ha mai desiderato, almeno una volta nella vita, di cadere letteralmente nelle pagine di un libro e vivere le avventure che fino ad allora avevamo solo letto?
E' quello che accade ai gemelli Alex e Conner, dodici anni, due caratteri diversi ma che si completano a vicenda. Con loro veniamo catapultati nella Terra delle Storie ed incontriamo tutti i personaggi che hanno fatto parte della nostra infanzia: Biancaneve, la Matrigna cattiva, Cenerentola, Cappuccetto Rosso… e il mitico Ranocchietto! 
Un'unica grande fiaba che coinvolge tutti i protagonisti che ben conosciamo e che dà voce, per la prima volta, alla storia dei Cattivi…"un cattivo è una vittima la cui storia non è ancora stata raccontata."
Lo stile di Colfer è semplice, come lo deve essere un libro adatto ai bambini, ma allo stesso tempo le descrizioni dei luoghi e dei personaggi sono talmente dettagliate che chiunque può facilmente immergersi nella storia senza minimamente annoiarsi. Stupenda la copertina e stupendi sono i disegni che aprono ogni capitolo. 
L'incantesimo dei desideri è il primo della saga de La Terra delle Storie; a seguire Il ritorno dell'Incantatrice (anche meglio del primo) e L'avvertimento dei Grimm (tra le mie prossime letture).
Per chi ama le fiabe e vuole tornar bambino. 

IL MIO CONSIGLIO

- Dov'è Finita Audrey? di Sophie Kinsella

TRAMA: Audrey ha 14 anni ed è da tempo che non esce più di casa. Qualcosa di brutto è successo a scuola, un episodio di bullismo che l'ha profondamente segnata e ora lei è in terapia per rimettersi da gravi attacchi d'ansia e panico che non le permettono di avere contatti con il mondo esterno. Per questo indossa perennemente dei grandi occhiali scuri, il suo modo di proteggersi e sfuggire al rapporto con gli altri. Il fratello invece è un simpatico ragazzino ossessionato dai videogiochi che, con grande disperazione della madre nevrotica, non si stacca un attimo dal suo computer e dal suo amico Linus che condivide la sua stessa mania. Ma quando Audrey incontra Linus nasce in lei qualcosa di diverso... deve poter trovare un modo per comunicargli le sue emozioni e le sue paure. Sarà questa scintilla romantica ad aiutare non solo lei, ma la sua intera famiglia scombinata. Dov'è finita Audrey? è un romanzo caratterizzato da una grande empatia in cui si ride tanto e ci si commuove e in cui Sophie Kinsella riesce magistralmente a alternare momenti di puro humour a momenti più seri e teneri con grandissima sensibilità.

I libri della Kinsella sono sempre stati per me un ottimo modo di passare qualche ora in spensieratezza ed allegria. Ottime letture da spiaggia, insomma. Purtroppo ultimamente mi aveva puntualmente delusa con storie che vorrebbero aggrapparsi alle tendenze letterarie dell'ultimo periodo, fallendo miseramente.
Poi ho letto Dov'è Finita Audrey? e non solo ho ritrovato tanto della Kinsella che mi piaceva, ma ho apprezzato tantissimo il voler approfondire una tematica importante come quella della depressione e dell'esaurimento nervoso e farlo da un punto di vista adolescenziale. Che già scrivere di "adolescenti normali" non è semplice.
La lettura scorre piacevole, tra sorrisi e risate per un umorismo tagliente, a tratti eccessivo, ma senza mai essere esagerato.
Ma ci sono anche i momenti in cui il cuore ti si stringe nel petto e tu vorresti quasi entrare nelle pagine e stringere questa ragazzina così fragile e spaventata. Per fortuna c'è chi lo fa per te.


E voi cosa leggete sotto l'ombrellone? Ancora quattro giorni e poi iniziano le tanto agognate ferie...

Alla prossima,

M.P.M

Prodotti Bye Bye #20

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Pochi ma buoni, i finiti del mese di Luglio. Vecchie conoscenze di cui era già pronto il sostituto e prodotti che mi è dispiaciuto terminare e che potrebbero ricomparire presto nel mio beauty.




Due boccioni in un mese dovrebbero darvi l'idea del caldo che si è abbattuto nel sud della Puglia. L'acqua termale per me è indispensabile per sopravvivere durante la giornata e, soprattutto, durante la nottata, quando ti giri e ti rigiri e vorresti strapparti la pelle di dosso. La spruzzo su viso, braccia e gambe... in continuazione, finché non svengo mi addormento. Inutile dire che ne ho iniziata e anche quasi finita un'altra confezione.



Un ottimo detergente viso, che mi è piaciuto tantissimo e che non escludo di ricomprare in futuro.
Trovate la mia review completa QUI.



Gli shampoo de La Saponaria sono tra i migliori che io abbia mai provato. Posso dire che è in buona misura grazie a loro che ho perseverato nella svolta ecobio per quanto riguarda la cura dei capelli.
Ha un buonissimo profumo di arancio, delicatissimo e che rimane un po' sui capelli (dipende anche dall'intensità dell'odore del balsamo che uso), la consistenza è mediamente corposa ed una volta applicato fa un'abbondante schiuma che si risciacqua facilmente.
Questo in particolare ha un ottimo potere idratante ed una buona azione districante e disciplinante. Non appesantisce i capelli, a condizione che io lo alterni di tanto in tanto con un altro prodotto.
Infatti, l'unico aspetto negativo di questo shampoo è che se utilizzato per un lungo periodo tende a provocarmi un po' di forfora ed i capelli rimangono puliti meno a lungo.
Ho trovato altri shampoo che su di me funzionano meglio, ma non escludo di ricomprarlo in futuro.



Ho vinto questo balsamo labbra un bel po' di tempo fa, grazie ad Hermosa. Inizialmente mi ha conquistata il suo delizioso profumo di amarena, ma con un uso prolungato ho potuto apprezzare anche le sue proprietà idratanti. Non è tra i miei balsami labbra preferiti, ma è stato molto piacevole utilizzarlo.
Non credo lo ricomprerò in futuro, ma ci sono altri prodotti del marchio che mi incuriosiscono e le confezioni deliziose li rendono anche un bel pensiero da regalare.



Se non ricordo male questa cipria mi è durata un anno esatto, ho potuto utilizzarla quindi sia con il freddo sia con il caldo e posso affermare senza ombra di dubbio che mi è piaciuta tantissimo.
La tonalità che ho scelto è la più chiara, Porcelain, che si fonde bene con il mio incarnato, anche in estate, utilizzandone poca. Mi piace come uniforma la grana della pelle, come la opacizza in maniera discreta e come regge durante la giornata.
In estate, con le temperature che fanno un baffo al Monte Fato, ha ovviamente una durata inferiore e dopo tre o quattro ore bisogna ritoccare mento e fronte. In inverno, autunno e primavera, regge tutta la giornata. Ho notato che se ne applico troppa, col passare del tempo tende a segnare troppo le zone in cui sono presenti le rughette, i lati del naso, della bocca, la fronte, ma basta trovare la giusta quantità per ovviare al problema.
Ha un costo molto basso ed una buona qualità, penso proprio che in futuro potrei ricomprarla.



E' la seconda che termino e ne ho già iniziata una terza. In passato la utilizzavo con maggiore frequenza, ma da quando sistemo le sopracciglia con le polveri ammetto di averla un po' accantonata.
E' una buona matita, con una mina né troppo morbida da farla risultare pesante né troppo dura da renderne difficile l'uso. Il pettinino all'estremità è inutile per me, troppo piatto e rigido. Nella confezione è presente anche un temperamatite, considerando che il diametro è più piccolo di quello delle matite normali.
Non so se la ricomprerò in futuro, sono molto curiosa di provare alcuni prodotti in crema.



A me questo profumo piace tantissimo, ma non mi sono ancora decisa a comprarne una boccetta. Approfitto dei campioncini e lo tengo in borsa nel beauty.
E' un profumo fiorito ma decisamente caldo ed importante, ben equilibrato. A differenza di altri profumi che contengono Legno di Sandalo nelle note di fondo, che non amo particolarmente, questo rimane piuttosto dolce anche col passare del tempo.

E con questo è tutto. Voi avete finito qualcosa degno di nota?
Come sopravvivete all'estate? AIUTATEMI!!!

Alla prossima,


Trucco Del Giorno #109: Glitter Rock by Urban Decay (swatches&review)

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Sta per terminare il conto alla rovescia. Da domani FERIE! Quasi non ci credo...
In realtà, non andremo da nessuna parte, se non in alcune località sperdute del centro Italia, per seguire la nostra band preferita ed approfittare dell'occasione per conoscere un po' del nostro meraviglioso Paese. Ormai sono due anni che lo facciamo ed abbiamo scoperto tante deliziose piccole località, che altrimenti non avremmo mai visitato.
E poi c'è il mare... il mio paese ha la fortuna - l'unica - di trovarsi a metà tra Ionio ed Adriatico, quindi abbiamo l'imbarazzo della scelta: se è scirocco si va di qua, se è tramontana si va di là. 

Dopo avervi dato queste importantissime info, passiamo all'argomento di oggi, uno dei tre meravigliosi Moondust Eyeshadow di Urban Decay, che ho preso ormai un mese e mezzo fa.

Glitter Rock non rientrava nella mia wishlist, avrei preferito di gran lunga Ether, che però era sold out... ovviamente.

Alla fine sono rimasta molto contenta della mia scelta. Questo ombretto si è rivelato carico di riflessi, luminosissimo ed affatto banale, come invece sembrava dalle foto e dagli swatches che avevo visto in rete. 

In effetti, immortalare tali riflessi è più complicato del previsto. 

In nessuna foto sono riuscita a cogliere le sfaccettature di Glitter Rock e per questo ho deciso di mostrarvelo in azione.



La consistenza della cialda è dura e ruvida e questo è abbastanza normale considerando che non si
tratta di veri e propri ombretti ma più precisamente di glitter pressati, con una base sheer di colore.

Tra quelli in mio possesso, Glitter Rock è proprio il più trasparente, soprattutto se applicato asciutto. Questo porterebbe a dire che la scrivenzaè molto bassa. 
In realtà, da bagnato - che è l'utilizzo consigliato - rilascia una scia scintillante di colore, semplicemente deliziosa.

A sx asciutto a dx bagnato
Il coloreè una sorta di rosa, con riflessi melanzana e glitter argento. Applicato sulla palpebra risulta decisamente più scuro di come appare negli swatches.

L'applicazione non è delle più semplici, in quanto il colore va costruito e necessita di una buona base su cui aderire (per me che ho la palpebra secca, tale bisogno è amplificato). I glitter tendono a cadere sul viso, quindi bisogna arginare tale fenomeno o con una buona dose di cipria, da spennellare via dopo aver finito con il trucco occhi o utilizzando un kleenex con cui coprire la guancia durante l'applicazione, metodo che personalmente preferisco.
Non ho ancora trovato il pennello più adatto per questo ombretto e, come mostrato in questo video, il modo migliore, per adesso, rimane il dito bagnato. Non umido, bagnato.

Una volta terminato il trucco, la durataè fantastica: non va nelle pieghette, non  vi ritroverete glitter in ogni dove e non perde di luminosità.

Lo ricomprerei? Assolutamente sì.


La reperibilitàè ottima, in quanto potete trovare i Moondust Eyeshadow sia sul sito UrbanDecay.it, sia su Sephora.it ed in ogni punto vendita fisico Sephora che tratta il brand.

Nel frattempo ho anche acquistato una palette vuota per alloggiare i miei ombretti:



Per il trucco che ho realizzato ho usato:

- Fondotinta MAC StudioFixFluid NW20
- Correttore Fit Me di Maybelline n°10
- Cipria Natural Compact Powder di Benecos in Porcelain
- Terra Bourjois
Per le sopracciglia:
- Faint dalla palette Naked Basics di Urba Decay
- MAC Brow Set in Show-Off

- Longlasting Stick Eyeshadow di Kiko n°15 su tutta la palpebra mobile, sfumato con le dita
- Pastello Occhi Neve Cosmetics in Piuma/White sull'arcata sopraccigliare e nell'angolo interno
- Naked 2 dalla palette Naked Basics di Urban Decay nella piega
- W.O.S dalla Naked Basics di Urban Decay nell'angolo interno e sull'arcata sopraccigliare
- Mimesis di Nabla Cosmetics nell'angolo esterno
- Glitter Rock di Urban Decay picchiettato sulla palpebra mobile, prima asciutto e poi bagnato
- Industrial di MAC lungo la rima inferiore
- Bombay Black di Nabla nella rima interna
- Liquid Ink Eyeliner di Essence
- Mascara Lash Princess di Essence

Sulle guance

- Mineralize Blush di MAC in Gentle

Sulle labbra

- Smokin' Hot Pink di Wet'n Wild











E questo è il risultato:





Allora? Che ve ne pare?

Voi avete qualcuno dei Moondust di UD? Che colore mi consigliate per completare la palette?

Alla prossima,


GLAMglow Youthmud Tinglexfoliate Treatment: prime impressioni

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Le mini-size sono una rovina! E lo sono per vari motivi:

- spesso sono graziosissime e irresistibili;
- a volto sono mini solo nel formato, come in questo caso;
- ti convincono a comprare la full-size con un conseguente ulteriore sperperamento di danari.

Ma, diciamocelo, a volte invece sono provvidenziali, soprattutto quando si tratta di prodotti molto costosi, per i quali l'acquisto a scatola chiusa sarebbe davvero un azzardo.

Scrivo questo post dopo un unico utilizzo, quindi trattasi di primissime impressioni a caldo.

Il prodotto in questione è la GLAMglow Youthmud Maschera Esfoliante e Idratante.

INFORMAZIONI SUL PRODOTTO

PERCHÉ CI PIACE ?
Una maschera da star 2-in-1 per un incarnato radioso.
Concepita come un trattamento professionale che dura solo 10 minuti, questa maschera di bellezza è utilizzata per i suoi benefici immediati da tutta l'industria cinematografica di Hollywood e dietro le quinte delle sfilate di moda, dei Fashions Awards e dei Music Awards.

 Gli ingredienti della maschera Glamglow derivano dalla macchia mediterranea del Sud della Francia, e più precisamente dagli incantevoli dintorni di Cannes, Monaco e Saint-Tropez.
 La maschera idratante al collagene di Glamglow è adatta sia alla pelle maschile che a quella femminile.

L'esclusiva tecnologia dei suoi ingredienti permette di sfruttare tutte le potenzialità di potenti antiossidanti (EGCG Super-Antiossidanti), di squalene e di polifenoli estratti dalle foglie di tè verde in modo continuo e progressivo. 


QUANTITA': 50 ml
PREZZO: 50,00€  
PAO: 9M

        

  • CONSIGLI DI UTILIZZO
Applicare due o tre volte a settimana o semplicemente quando si desidera avere una pelle Glam-tastic™!

Applicare uno strato sottile di prodotto.
Agitare prima dell'uso.
È possibile avvertire un leggero pizzicore. Sciacquare con acqua per esfoliare.
Utilizzare due o tre volte a settimana. Solo per uso esterno.

In caso di contatto con gli occhi, sciacquare abbondantemente. 
In caso di dubbio, consultare un medico prima dell'uso. Per le pelli sensibili, si consiglia di effettuare un test preliminare.


LE MIE IMPRESSIONI

Mi è capitato spesso di sentir parlare o leggere di questa maschera, soprattutto su canali YouTube e Blog stranieri, ma non avevo mai prestato troppa attenzione, sia per il prezzo proibitivo sia perché è risaputa la mia poca simpatia per Sephora, che rivende il marchio.
Se la mia curiosità fosse scattata prima, sicuramente avrei considerato l'acquisto in quel di New York, per risparmiare qualche centesimo, ma, ovviamente, non è successo.
Avete presente quelle congiunzioni astrali irripetibili che scatenano eventi fenomenali? Ecco, nel giro di poche ore
- mi sono imbattuta in quest'articolo
- ho visto QUESTO video di SirioMakeup
- sono andata da Sephora

E, insomma, questo è il risultato:

Sono sempre abbastanza scettica su prodotti che hanno la fama di agire velocemente o su quelli amati dalle star di Hollywood.
I primi spesso sono pieni di siliconi ed altri ingredienti performanti, utilissimi a raggiungere lo scopo: ottenere un effetto ottico di pelle perfetta.
I secondi sono come i primi con l'aggiunta che costano un occhio della testa.
Questo riunisce entrambe le caratteristiche, che nella mia testa si traduce in un enorme disappunto annunciato.
Ma il pottino era lì, vicino alle casse, grazioso e scintillante, ed io non ho proprio saputo resistere.

La prima cosa che ho guardato, appena preso, è stata l'INCI, che onestamente mi ha stupita non poco:


Quello che pensavo fosse un insieme di robaccia è in realtà un insieme di attivi minerali e vegetali, che hanno innalzato all'istante le mie aspettative e soprattutto le speranze su questo prodotto.
Se volete vedere una rapida analisi degli ingredienti, potete andare QUI.

L'aspetto non è dei più invitanti: la Glamglow si presenta come una fanghiglia grigia dalla texture non omogenea, per la presenza di foglie di tè e piccole particelle esfolianti.

La consistenzaè molto morbida, cosa che ne agevola la stesura.

L'odoreè intenso ma gradevole, mi ricorda quello dei fanghi anticellulite.

Viene definita idratante ma la presenza di kaolino mi ha fatto temere fosse troppo disseccante per la mia pelle mista e troppo aggressiva. Sul foglietto illustrativo c'è scritto che, appena applicata, tende a dare pizzicore ed una sensazione di tensione, tutte cose sicuramente già sperimentate con altre maschere, che puntualmente non hanno fatto altro che aumentare i miei rossori.
Procedere con la prima prova è stato un grande atto di coraggio da parte mia. Il disastro era dietro l'angolo.
Ho deterso il viso ed ho steso uno strato sottilissimo - quasi invisibile direi - considerando la quantità ed il costo, su naso, fronte, guance e mento. Quello che doveva essere un leggero pizzicore si è trasformato quasi all'istante in un moderato bruciore, non insopportabile ma abbastanza intenso, che è diminuito man mano che il prodotto si è asciugato sulla pelle. Tempo un paio di minuti e la maschera era completamente secca, ma in maniera non fastidiosa. Dopo 15 minuti ho inumidito il viso ed ho massaggiato per un'azione esfoliante.
Al risciacquo mi sono messa davanti allo specchio per fare il punto della situazione: il viso non era affatto arrossato, per nulla, e la pelle non tirava, ma anzi risultava morbidissima e liscia. I pori dilatati notevolmente ridotti ed i punti neri sul naso scomparsi.
Direi che abbiamo iniziato con il piede giusto e non vedo l'ora di scoprire se la nostra amicizia durerà nel tempo. Il mio portafogli spera di no.

La mini size ha un costo di 19,00€ per 15g.

Voi l'avete mai provata? Vi siete pentiti dell'acquisto? Conoscete maschere simili ad un prezzo inferiore? E qual è la vostra maschera preferita?

Alla prossima,




Ritratto di Signora #47: Finding Vivian Maier, una vita dietro l'obiettivo.

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Salve a tutti!
Ebbene sì, rieccomi attiva nel mio adorato angolo rosa. E quale giorno migliore per riprendere le attività del blog se non il primo lunedì del mese?

Voi come state? Avete passato delle belle ferie? Vi siete riposati? Lo spero proprio.




Il ritratto di oggi è stato scritto da me. Mi sono imbattuta per caso in questa donna e, mentre leggevo la sua storia, mi formicolavano le mani, sentivo la necessità di impugnare una penna ed iniziare a scrivere. E' uno degli articoli più difficili che io abbia mai scritto e, probabilmente, quello a cui tengo di più.
Buona lettura.

Come ogni mattina, sono i rumori che provengono dalla cucina a svegliarmi. Rose, la cuoca, è la prima ad alzarsi, si mette subito al lavoro per preparare la colazione. Io la seguo a ruota.
Mi alzo, spalanco la finestra e, nonostante la camera non goda di una bella vista, rimango ad osservare per qualche minuto New York, in quel momento magico in cui si intrecciano i cammini delle persone. C'è chi mette fine ad una lunga notte e sta tornando a casa e chi si affretta ad iniziare la giornata. Il tutto circondato da quella che è la stagione che più dona a questa città: l'autunno.
Guardo le foglie per terra e mi chiedo se riuscirò mai a coglierne i colori. Un pensiero breve, da cui vengo distolta subito. 
Il signor Smith, circondato dai suoi giornali, se la dorme beatamente. Stasera pagherà cara la sua debolezza, quando la moglie farà i conti e si accorgerà di quante copie gli sono state rubate sotto al naso. 
La signora Harris, bambinaia dei Cooper, è già in strada con Alice ed Amber, che assonnate vorrebbero sicuramente tornare a letto invece che andare a scuola. 
Mi giro verso destra ed eccole lì. Puntuali, la signora Hockley e la signora Dawson, con le loro orribili volpi spelacchiate attorno al collo, si recano alla parrocchia per la funzione del mattino. Da lontano il loro aspetto sembra sofisticato  ma da vicino è solo pretenzioso. I cappotti sono consumati lungo l'orlo e sui gomiti. Le velette dei loro cappellini stracciate in più punti. Le calze in lana grezza hanno sostituito la seta. E nei loro sguardi duri e segnati tutta la rabbia per aver perduto un patrimonio e la dignità in quel maledetto 24 Ottobre.
Vorrei continuare ad osservare, scrutare, scoprire, ma prima il dovere. 
Di fronte alla porta della mia stanza, lavata e vestita, liscio le pieghe della gonna, sistemo il colletto della camicia e guardo l'orologio. Trenta secondi. Il tempo di mettere al collo la mia Rolleiflex e sono pronta. Puntuale. Come sempre.
Giro il chiavistello, levo la catena, sblocco la serratura e con un profondo respiro esco fuori dalla mia camera. Dalla mia tana. Dalla mia sicurezza.
Scendo le scale ed entro in cucina.
- Buongiorno Miss Maier
- Buongiorno Rose - dico senza nemmeno sollevare lo sguardo. Aspetto un attimo, trovo la luce giusta e scatto.

Collage creato da me
FONTE

Vivian Maier non sarebbe stata nessuno se, quel giorno del 2007, John Maloof, giornalista che voleva scrivere un libro su Chicago, non si fosse imbattuto in lei per caso. 
A John servivano fotografie per il suo libro e quella cassa piena di negativi prometteva bene. Aggiudicarsela all'asta fu semplice e relativamente poco dispendioso.
Una volta a casa, dopo un rapido sguardo, John capì che sfortunatamente lì dentro non c'era nulla che potesse servirgli, ma poco tempo dopo, prestando maggiore attenzione, realizzò che per 380$ aveva portato a casa un tesoro.
Seguendo piccoli indizi, scoprendo informazioni importanti, digitalizzando alcuni negativi, John Maloof inizia a sviluppare una vera e propria ossessione per Vivian Maier. Ed è proprio grazie a questa ossessione che oggi sappiamo di trovarci di fronte ad una delle fotografe più talentuose del '900, una pioniera della street photography, una donna misteriosa con una storia singolare ed a tratti controversa.
Paradossale, forte, eccentrica, misteriosa, audace, riservata. Questi sono alcuni degli aggettivi usati dalle persone che l'hanno conosciuta e che Maloof ha intervistato.
Attraverso queste testimonianze, si può tracciare un ritratto di Vivian abbastanza accurato, che cambia notevolemente con il passare del tempo e che vede emergere zone d'ombra, oscure ed inquietanti, tanto da avvolgerla completamente negli ultimi anni della sua vita.
Nessuno può dire di conoscerla bene. Non ha mai avuto una famiglia sua e nessun vero amico.
C'è chi crede fosse di origini francesi e chi invece pensa che lei si sforzasse a parlare con quell'accento. Alcuni la descrivono come una bambinaia eccezionale, attenta, instancabile. Altri la definiscono paranoica, severa, a tratti cattiva.
"Era come una mamma per noi."
Tutti ricordano perfettamente la sua riservatezza. In ogni casa in cui ha risieduto, la prima richiesta era l'installazione di una serratura alla porta della sua stanza. Nessuno aveva il permesso di entrare lì dentro. 
E poi c'era la sua Rolleiflex, perennemente al collo, pronta a scattare, la macchina perfetta per fotografare in incognito. A Vivian bastava abbassare lo sguardo per immortalare la scena. Non necessitava di pose particolari, aspettava solo il momento giusto, spesso lasciando il soggetto perplesso a chiedersi chi fosse quella donna e perché lo avesse fotografato.
Bambini, donne, uomini, ricchi, poveri, mendicanti, storpi, il suo obiettivo fotografico non risparmiava nessuno. Era come se Vivian volesse immortalare l'intera gamma delle emozioni umane. E non solo. 
Miss Maier, così voleva essere chiamata, era un'accumulatrice compulsiva. Ed è proprio grazie a questa sua caratteristica che Maloof ha potuto scoprire così tanto su di lei. 
Immaginate come sia stato per lui ritrovarsi di fronte ad un magazzino completamente stipato di scatoloni contenenti qualsiasi cosa. Dalle ricevute ai biglietti del pullman, da scarpe e cappelli a ritagli di giornale. Oltre a tutto ciò, centinaia di migliaia di negativi. Sì, avete capito bene.
La vita di Vivian potrebbe essere paragonata a quella della poetessa Emily Dickinson, la cui produzione non è mai stata divulgata dalla stessa e talvolta persino nascosta in posti impensabili.
Ma,  a differenza della Dickinson, la Maier ha avuto una vita molto lunga ed intensa, ed un'attività fotografica davvero prolifica. 

"La mia prima reazione quando ho visto il suo lavoro, era quel tipo di gioia che provi quando ricevi una sorpresa e senti che qualcuno, fino a quel momento da scoprire, rende improvvisamente disponibile il suo lavoro. E sembra così buono. 
Sembra che ci sia un occhio autentico ed un vero e proprio esperto sulla natura umana e la fotografia e la strada e quel genere di cose che non accadono spesso."

"Aveva un grande occhio ed un grande senso dell'inquadratura.
Aveva il senso dell'umorismo ed il senso della tragedia.
Quelle foto con i bambini sono bellissime.
Bellissima sensazione di luce, ambiente.
Lei aveva tutto."

Più John scopre della vita di Vivian, più fotografie sviluppa, più avverte la sensazione che ci sia un pezzo mancante. 
Perché una tata è così appassionata di fotografia?
Perché non ha mai sviluppato il suo lavoro?
Cosa l'ha spinta a tale costrizione?
Chi era Vivian Maier?

"Era una donna diversa dalle altre. Indossava grandi cappotti con cappelli di feltro. Era come se nascondesse sempre le sue forme. Era molto alta e le piaceva indossare camicie da uomo. Camminava sbattendo i tacchi e facendo oscillare le braccia come un soldato. Aveva sempre la sua macchina fotografica attorno al collo."

Il mestiere della tata era per Vivian l'opportunità di fare qualcosa che le permettesse di stare dentro e fuori dal mondo. Questo le dava un certo senso di libertà. Aveva un rifugio, non doveva preoccuparsi di sbarcare il lunario, e, soprattutto, aveva tempo per la fotografia.
Ad un certo punto John Maloof comincia a chiedersi se divulgare il suo lavoro non sia una sorta di torto, un'ingiustizia nei confronti di questa donna misteriosa. 
Cosa penserebbe Vivian?
Ne sarebbe felice?

Vivianne Maier  nasce a New York il primo Febbraio 1926, da madre francese, Marie. Il padre scompare quando lei è molto piccola ed ha un fratello maggiore di cui non si sa nulla. Non ha rapporti con nessun membro della sua famiglia, tanto che l'unica zia che le rimane scrive nel testamento di non voler lasciare nemmeno un centesimo ai suoi parenti, per motivi gravi, di cui solo lei ed alcuni amici sono a conoscenza.
Comincia a lavorare come operaia in un'industria tessile, ma proprio per la sua voglia di libertà inizia a fare la tata. New York, Chicago, Philadelphia e tanti altri sono i posti raggiunti dalla donna. Un'altra sua caratteristica infatti è proprio quella di non voler mettere radici, fino al momento in cui gli Stati Uniti non sono più abbastanza. 
Bangkok, India, Thailandia, Egitto, Yemen, Sud America, Europa... Per otto mesi, Vivian viaggia da sola, scattando migliaia di foto in giro per il mondo.
Grazie ad alcune foto e lettere, John riesce a risalire al paesino francese di provenienza, Saint-Bonnet en Champsaur, sulle Alpi. Lì ci sono persone che si ricordano di Vivian e si ricordano di lei proprio perché era diversa. 

"In quel periodo - dice il sindaco del paesino, riferendosi agli anni '40 - le foto si facevano il giorno della comunione o del matrimonio. Vivian percorreva le vie di Champsaur e impazziva di fronte ad una montagna, o per qualcuno che lavorava nei campi. Per noi era davvero bizzarro."

E' mamma Marie ad aver trasmesso la passione per la fotografia a sua figlia. o almeno è questo ciò che John deduce quando un cugino di Vivian gli mostra una macchina fotografica appartenuta a sua madre ed alcune foto che la ritraggono molto piccola.

FONTE

A Champsaur, inaspettatamente, Maloof trova più risposte di quante immaginasse. 

"Caro signor Simon, 
spesso guardo i miei vecchi capolavori di Champsaur, che voi avete ingrandito per me in cartoline. Adoro guardare questi bellissimi paesaggi e mi fanno pensare a lei. Questo è il mio problema. Mi chiedo se potessimo fare insieme degli affari, malgrado la distanza che ci separa. Adoro vedere lavori come i suoi, che sono molto difficili, come avrete senza dubbio notato.
Forse potrei inviarle i miei scatti per farli stampare. Ho un mucchio di scatti magnifici, che ho scattato con la mia nuova macchina Rolleiflex. Ho fatto tantissimi esperimenti da quando sono tornata negli USA e non sono così cattivi, anche se lo dico io stessa. E quando dico un mucchio, intendo un'enorme quantità.
Concludendo, non voglio alcun effetto patinato, preferisco un semi effetto. Usi la stessa carta che ha già usato per le mie altre cartoline. Ed infine mi faccia sapere cosa pensa della mia idea."

Questa lettera dimostra che Vivian sa di essere una brava fotografa, è consapevole del valore dei suoi lavori ed avrebbe voluto mostrarli alla gente. 
Una spinta in più per continuare questo viaggio alla scoperta di una grande artista.
A poco a poco, all'idea di una donna particolare, intraprendente ed entusiasta se ne sovrappone un'altra, sicuramente inaspettata.
Sono gli ultimi bambini che Vivian ha cresciuto a ricordare la donna come una persona estremamente intransigente, distaccata, cattiva, a tratti disturbata.
Miss Maier è stata la governante di Inger dai cinque agli undici anni. La bambina compare in diversi scatti della sua tata. La portava a fare delle lunghe passeggiate, inoltrandosi nelle zone peggiori della città, luoghi in cui i genitori di Inger non avrebbero mai permesso che andasse.
E' la stessa Inger a raccontare, per la prima volta, che Vivian la forzava a mangiare: "Lei mi teneva giù e mi spingeva il cibo in gola, facendomi soffocare. E lo avrebbe fatto ancora e ancora. C'era molto di più di un lato oscuro in lei. La prima volta che mi ha colpito è stata quando avevo cinque anni, perché stavo imparando ad allacciarmi le scarpe. E non lo facevo bene. Ha iniziato a sbattermi la testa sulla libreria." 
Vivian Maier ha una vera e propria ossessione per i quotidiani, che legge avidamente e conserva stipati in alte colonne che arrivano fino al soffitto della sua stanza.

"Aveva una passione per le cose bizzarre, grottesche, incongrue. Non era interessata alla dolcezza ed alla luce. Le piacevano i titoli che rivelavano la follia dell'individuo."

Sfogliando i ritagli di giornale, rigorosamente catalogati e conservati, Maloof nota una certa ricorrenza di parole come abuso su minore, violenza, stupro, vittima, vendetta, omicidio.

"Era cattiva. Non so come altro dirlo. Non so se avesse un lato oscuro. Ricordo che una volta mi disse 'Questi uomini vorranno che tu ti sieda sulle loro ginocchia. E dopo sentirai qualcosa che ti sta frugando.' Lei aveva questa rabbia nei confronti degli uomini."

"L'ho vista saltare indietro per la paura più di una volta, sai, a causa di un uomo. Diceva che non fanno altro che rovinarti e avrei dovuto fare attenzione e stare lontana da loro. Tutto ciò che vogliono è il sesso."

"Aveva paura di essere toccata."

E' inquietante ed orribile l'ipotesi che si fa strada ascoltando queste testimonianze. Una violenza, un abuso spiegherebbero il suo comportamento, spiegherebbero perché con il passare del tempo lei si sia lasciata sempre più travolgere dall'orrore vissuto, dalla rabbia, che ha finito per riversare sugli altri.
Quando una sua datrice di lavoro le confida di voler adottare un bambino, Vivian dice: "Se volete prendervi cura di qualcuno, perché non vi prendete cura di me?"
Negli ultimi anni della sua vita, Miss Maier è completamente sola, seduta su una panchina nel parco, con il suo cappello sbilenco ed una lattina di cibo freddo, pronta ad urlare contro chiunque le rivolga la parola. La fine di una vita intensa, passata ad osservare il mondo da dietro un obiettivo, come fosse una protezione. La macchina fotografica è stata per Vivian una sorta di tramite, un contatto con il mondo, che non avrebbe potuto farle del male. Non stavolta.

"Dovete tentare di disegnare, partendo dalle evidenze che avete, una certa comprensione dell'individuo. Credo che le sue foto mostrino tenerezza, immediata allerta per le tragedie umane e quei momenti di generosità e dolcezza. la vedo come una persona estremamente vigile, attenta, premurosa. E probabilmente faceva la tata perché aveva queste capacità."
(Joel Meyerowitz)

"Nel 1962, quando ha scattato tante fotografie, i bambini giocavano sempre negli anfratti. E' il più bel posto nel mondo. Andava sempre lì perché voleva che i bambini stessero un po' nella natura. C'era una macchia di fragole selvatiche lì da qualche parte. 
A lei piaceva così tanto. 
Per questo l'hanno sepolta lì. 
E' un luogo dove loro la ricordavano felice."

FINDING VIVIAN MAIER



Dedicato a tutte le donne che cercano un modo di scappare da una realtà brutale. 
Vi auguro di trovare la vostra strada verso gli anfratti della felicità.

FONTI:
https://en.wikipedia.org/wiki/Vivian_Maier
http://www.vivianmaier.com/


E dedicato alla zia mia.

Vi ricordo che potete trovare la rubrica anche sui blog

- BooksLand
- Stasera Cucino Io
- Franci Lettrice Sognatrice
- Un Libro per Amico

Al mese prossimo,


Ritratto di Signora #48: Lucia Annibali

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Buongiorno e buon primo lunedì del mese a tutti!

Spero che questa sia la settimana della svolta, il blog è silenzioso da troppo tempo, ma, come ho anche scritto su Facebook, è un periodo davvero ma davvero pieno.

Fortuna che il Ritratto di Signoraè un appuntamento improrogabile!


L'articolo di oggi è dedicato ad una donna che è davvero un esempio di forza e coraggio, e che rappresenta quella rara bellezza di fronte alla quale mi ritrovo senza parole.

L'autrice è Daniela del blog Un Libro Per Amico. Lascio a lei la parola e buona lettura!

FONTE
Oggi ho scelto di parlarvi di una donna di cui sicuramente tutti avrete sentito parlare ma il cui nome magari non collegate immediatamente alla storia. Anche io, come tutti ne avevo sentito parlare ma ho potuto approfondirne la conoscenza leggendo il suo libro "Io ci sono. La mia storia di non amore" edito da Rizzoli dove in prima persona racconta quello di cui adesso vi parlerò.

Lucia Annibali, una forza disarmante, un coraggio non facile da trovare e che può insegnare moltissimo su come affrontare le difficoltà. E qui non parliamo di una difficoltà qualunque. È il 16 aprile 2013  quando Lucia viene sfregiata al volto con l’acido da due albanesi all’interno del suo appartamento. Lei non ha dubbi, il mandante è Luca Varani,  avvocato di successo con cui ha avuto una relazione che da tempo la perseguita.

Un uomo sicuramente disturbato - perchè una persona che arriva ad un gesto del genere non può essere una persona normale, non posso crederci - ma assolutamente lucido e in sè quando organizza un piano così tremendo, andando ad acquistare l'acido necessario, assoldando due sicari per portarlo a compimento, pensando a possibili alibi che possano scagionarlo. 

Lucia è la vittima di un amore "non amore" di un uomo che non si è mai totalmente legato a lei ma che comunque non vuole lasciarla andare, Lucia è una forza della natura per l'atteggiamento che da subito assume verso quello che le è successo, trovando la forza per reagire ed anche quella per non far pesare sugli altri la sua sofferenza.

FONTE
Non è facile leggere questo libro senza provare odio verso l'uomo che è stato capace di provocare
tanta sofferenza, non so come faccia Lucia a non farlo emergere dalle sue parole che risultano sempre di amore verso la vita e di speranza per il futuro.

Ci racconta di come tutto è cominciato, quasi per caso, una storia come tante. Avvocato lei, avvocato lui, ci si incontra per lavoro e nasce qualcosa. È una relazione strana la loro, non è ufficiale, Luca tende sempre a scappare ad un certo orario, a non farsi vedere in pubblico, a non rendere la cosa una vera relazione.

Finché Lucia non inizia ad insospettirsi e scopre un'altra donna, non un'amante passeggera ma una relazione che va avanti da anni e che comprende anche una convivenza. Si lasciano, poi lui ritorna, accampa bugie su bugie riguardo all'altra relazione; ogni volta però la situazione non cambia. Lui è ossessivo, la perseguita, la contatta continuamente, si presenta fuori dalla sua porta, cerca di riavvicinarsi a lei dicendole che con l'altra è tutto finito ma ogni sua parola è una bugia e Lucia lo sa per certo dopo che parla con Ada, l'altra, e in un confronto a tre lui ammette. Ma tutto torna a breve come prima e Lucia nonostante il grande dolore non riesce a staccarsi da quello che per lei, in quel momento, è vero amore.

Seppi dopo che avevo visto giusto: in qualche modo rattopparono lo strappo, erano ancora una coppia. Ricucito con lei, ricominciò a imporsi con me. Aveva scelto ancora lei, mi aveva mortificata, eppure mi cercava, voleva di nuovo il mondo anche da me, e la cosa più assurda di tutte è che mi mancava ancora.

Lo odiavo, ma ero felice di vederlo. Volevo che scomparisse, ma avrei fatto di tutto per parlare con lui ancora un po'. Mi nutrivo della sua presenza. Lo cercavo dove sapevo che sarebbe potuto essere. 

Lucia diventa la sua amante, non può rinunciare a lui e sa che l'unico modo per averlo è dividerlo con l'altra.
Ma nonostante questo Lucia non è libera, lui controlla i suoi messaggi, è geloso di una sua possibile ed inesistente storia con qualcuno finché una sera durante una discussione le dà due schiaffi e in lei scatta qualcosa che la porta a cacciarlo. Neanche questa è la volta buona, lui torna nuovamente alla carica dicendole che con l'altra è finita, che vuole solo lei, che cambierà tutto ma... non cambia nulla, fino al punto decisivo.

Ero esausta, lo detestavo, vederlo mi provocava un senso di nausea, non riuscivo più nemmeno a fantasticare su un possibile futuro insieme. Fine della corsa. Fine della strada.

FONTE
Provò con la dolcezza: 

"Parliamone", "Dammi un'altra possibilità, una sola". Eravamo a casa mia. Mi salutò più di una volta senza andarsene e a ogni ciao mi diede un bacio sulla guancia. All'ennesimo chiesi un po' seccata: "Ancora?" Mi arrivò un ceffone violento, inatteso, irreparabile.[...] Ebbi quel giorno la certezza che da lì in poi avrei resistito ai suoi tentativi di ritorno, che non potevo umiliare me stessa fino a quel punto.

E Lucia resiste ma anche lui non molla, cominciano pedinamenti, insulti, minacce, fino alla sera dell'acido. Solo allora Lucia scopre che le manomissioni al suo impianto del gas quella volta in cui aveva chiamato un tecnico per una perdita erano opera sua, solo allora scopre che era riuscito a fare un duplicato delle chiavi della macchina e di quelle di casa, solo allora scopre di aver scampato qualche giorno prima del 16 aprile 2003 ad un altro attacco con l'acido.

Quella che noi conosciamo grazie al libro è una Lucia che ripercorre tutta la sua storia mettendo insieme tasselli del passato a cui ora riesce a guardare più lucidamente; ripensa ai campanelli di allarme che erano scattati nella sua mente tante, tante volte, cui lei non ha mai dato ascolto; capisce quanto sia stata fortunata ad essere ancora in vita, nonostante tutto. Perché Lucia sopravvive a quell'attacco con la faccia completamente deturpata dall'acido, priva della vista e con una mano devastata.

FONTE
Solo un'equipe medica di primo livello come quella che trova a Parma e numerosissime e dolorosissime operazioni di ricustruzione riusciranno a portarla all'immagine della ragazza che possiamo conoscere oggi, segnata ma orgogliosa di mostrare il suo volto che è simbolo della sua forza e del suo coraggio.

Anche solo immaginare la sofferenza che questa donna possa aver provato è quasi impossibile; senza riserve nel libro ci spiega nel dettaglio gli interventi subiti, i giorni post operazione, la paura di rimanere cieca. 

Sono di nuovo ferma come una statua, di nuovo sotto un cumulo di bende, ancora una volta priva della più piccola forma di autonomia e sofferente più che mai. 

Una donna che dimostra quanto la sofferenza possa essere uno stimolo per fare qualcosa per gli altri. 




Una forza racchiusa tutta nella dedica del libro:

A tutti gli ustionati che ogni giorno soffrono per riconquistare un pezzetto di vita. Siate orgogliosi dei segni che resteranno sulla vostra pelle perché ogni piccola cicatrice sarà per sempre testimone della vostra forza. 

Luca Varani è stato condannato a 20 anni - pena massima che, consentitemi, è una pena ridicola - come mandante dell'accaduto.
Oggi Lucia cerca di essere un esempio per tutte le donne vittime del "non amore". 
Vi consiglio di leggere questo libro, se ancora non lo avete fatto!


Ringrazio tantissimo Daniela per aver condiviso con noi questo intenso ritratto. 
Vi ricordo che potete leggere la rubrica ogni primo lunedì del mese anche sui blog




Al prossimo mese,



PaciugoPedia 3.0 #1: Poison Berry, IloveMyAddiction Inspired

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Se seguite il blog e vi siete imbattuti in qualcuno dei post della serie Inspired, già sapete quanto io adori prendere ispirazione, appunto, da qualsiasi cosa per poi farci un trucco. 
Detto ciò, come e ripeto COME potevo rimanere indifferente di fronte a quell'idea geniale della PaciugoPedia? E, finalmente, la terza edizione è la volta buona!

Se non sapete di cosa sto parlando, ecco qui un'immagine esplicativa:


Oppure, meglio, potete andare a leggere il post dell'ideatrice di questa splendida iniziativa, BeautyBats, cliccando QUI.

Il primo trucco mi ha subito entusiasmata, in quanto propone uno dei miei abbinamenti preferiti: verde/viola, ed è stato realizzato da I Love My Addiction:

FONTE
Guardando l'immagine non ho avuto alcun dubbio su quali ombretti utilizzare e la forma del make-up mi è abbastanza familiare. Per questi motivi, penso di essere stata abbastanza fedele ed il risultato, tutto sommato, non mi dispiace.

I prodotti che ho utilizzato sono


Per la base viso: 

- Fondotinta MAC Studio Fix Fluid NW20

- Correttore Fit Me di Maybelline n° 10

- Cipria PuroBio Indissoluble n° 01


Per la base del trucco occhi:

- Too Faced Shadow Insurance

- Kiko LongLasting Stick Eyeshadow n°10, Verde Smeraldo 
su tutta la palpebra mobile, ad eccezione dell'angolo interno

- Kiko Glamorous Eye Pencil n°400, Oro
nell'angolo interno

- Neve Cosmetics Pastello Occhi Piuma/White
nell'angolo interno e sotto l'arcata sopraccigliare

- Urban Decay Glide-On Eye Pencil in Ransom
nella rima interna

- NYX Jumbo Eye Pencil n°618, Purple
lungo le ciglia inferiori


Per il trucco occhi:

- The Balm Jealous Jordana, dalla palette Shady Lady
sfumato nell'angolo esterno e nella piega dell'occhio

- MAC Humid al centro della palpebra mobile

- MAC Lucky Green nell'angolo interno, sfumato verso il centro

- MAC Nylon nell'angolo interno

- Urban Decay Zodiac picchiettato al centro della palpebra

- Urban Decay W.O.S. dalla palette Naked Basics
sfumato sotto l'arcata sopraccigliare

- Urban Decay Urban, dalla palette Electric
miscelato con il Duraline di Inglot per creare l'eyeliner, 
sfumato lungo la rima cigliare inferiore 
e picchiettato nella rima interna


- Mascara Essence Lash Princess

Per le sopracciglia:

- Nabla Cosmetics Brow Divine in Venus e Jupiter

- Essence Make Me Brow


- MAC Mineralize Blush in Gentle

- MAC Lipstick in Hot Tahiti

E questo è il risultato:






Nell'originale, il viola è decisamente più caldo ma in realtà anche nel mio trucco lo era, mi sono accorta solo dopo, nelle foto, che il colore appare molto diverso.

Per vedere tutti gli altri paciughi, eccovi la bacheca Pinterest, oppure potete sbirciare l'album creato su Facebook.



Follow PaciugoPedia2 #1 by Sara T. on Pinterest

State paciugando anche voi? Che ve ne pare del make-up?

Alla prossima,


Ritratto di Signora #49: Jordan Bone

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Il Ritratto di Signora di oggi è opera di Federica del blog Stasera Cucino Io ed ha come protagonista una giovane donna, la cui storia ben si colloca all'interno di questo blog, che tratta principalmente di make-up. Nel mio piccolo spazio, il trucco viene trattato come una forma principalmente di svago, come una passione. Diciamoci la verità, il belletto è considerata una cosa frivola, superflua e poco importante da molte persone. Nella storia che ci racconta Federica, il make-up ed il truccarsi in particolare assumono un significato importantissimo e diventano un mezzo per esprimere se stessi e per superare barriere che sembrano insormontabili.

Buona lettura!

Fonte
Ho “conosciuto” la donna di cui ho scelto di parlare solo poco tempo fa. Non posso dire di averla seguita molto o di conoscerla benissimo, ma mi ha talmente colpita che non ho voluto aspettare.
Lei è Jordan Bone, una beauty blogger, e sul suo blog Jordan's Beautiful Life si presenta così:

Hey, sono Jordan, ho 25 anni 
(26 ormai, il suo compleanno è stato giusto pochi giorni fa, aggiungo io) 
e vivo a Norfolk, Regno Unito.
Ho un meraviglioso splendido fidanzato di nome Mike. Lo amo molto. 
Ho due cani pazzi: un chihuahua, Lola, di 6 anni e un Pomerania, Pumpkin, di 3.
Ho una famiglia meravigliosa che mi sostiene molto. Fortunata!”

Ricapitoliamo: Jordan è giovane, bella, bionda e con due occhi azzurri che fanno paura da quanto sono limpidi. È una beauty blogger e una youtuber molto seguita (71.000 gli iscritti al suo canale).
È anche molto attiva su Instagram (il social che seguo maggiormente e che adoro per la sua immediatezza)dove posta almeno un paio di foto al giorno con outfit, prodotti beauty e, ovviamente, i trucchi che realizza
E quindi di che cosa stiamo parlando?
Basta continuare a leggere la sua presentazione:

Beh non sono sempre stata così fortunata, 
anzi ad essere onesti sono stata molto lontana dall'esserlo”

Fonte
Nel 2005, a soli 15 anni, a causa di un incidente d'auto si rompe la vertebra C6, e questo significa che si ritrova paralizzata dalla vita in giù.
Nell'età in cui le ragazze escono a divertirsi, studiano, crescono, Jordan si ritrova ad affrontare una sfida enorme, una sfida che è riuscita a vincere grazie soprattutto alla sua positività (oltre ovviamente al sostegno delle persone che ama).
Ora partecipa a programmi che servono a mettere in guardia i giovani sui rischi di una guida spericolata, e li sprona raccontando la sua storia e ripetendo loro:

Sei incredibile, non invincibile”

Penso che già questo basterebbe a spiegare perché ho pensato di parlavi di Jordan, ma c'è ancora una parte della storia da raccontare, che poi è il motivo per cui l'ho conosciuta.
Come ho detto, è una beauty blogger e una youtuber seguita, ha una tecnica di trucco molto particolare che nel montaggio finale dei suoi video si percepisce, ma non si capisce.
Jordan infatti ha scelto di tenere la disabilità fuori dai suoi video perchédiventare una beauty blogger è stato il suo modo di dimostrare al mondo che era sempre la stessa, anche dopo l'incidente.

"Essere sulla sedia a rotelle non era nei miei piani, perciò non ho voluto che la gente lo vedesse"

Nel tempo però chi la seguiva si è accorto che c'era qualcosa di strano nella sua tecnica e sempre più insistentemente le chiedevano che problemi avesse con le mani.
Alla fine Jordan ha deciso di girare un video dove mostra tutte le parti che normalmente tagliava.



Sempre a causa dell' incidente ha una mobilità delle mani molto limitata, ma nonostante questo riesce a creare dei trucchi stupendi (che personalmente, con tutte le mia capacità motorie intatte, nemmeno mi sogno).
E in questo video dal titolo #MyBeautifulStruggle mostra il “dietro le quinte” dei suoi video, la difficoltà nell'impugnare i pennelli o nell'aprire un contenitore. Movimenti che noi compiamo tutti i giorni senza nemmeno doverci pensare per lei sono una sfida continua, ha dovuto inventare un modo tutto nuovo per compiere questi piccoli gesti.
E invita tutti quelli che la seguono a condividere le sfide che hanno dovuto affrontate usando l'hastag che lei ha scelto come titolo per il suo video.
So che può sembrare una cosa di poco conto, si potrebbe pensare che, con tutti i problemi che ha dovuto affrontare, concentrarsi sulla capacità di truccarsi sia quasi superficiale.
Ma è proprio quello che mi ha colpito di più, personalmente credo che sia proprio in queste piccole cose di secondaria importanza che ha dimostrato ancora di più la sua forza.
Sarebbe stato semplice lasciare perdere il trucco, lasciare perdere youtube e l'idea di diventare blogger, ma quello era il suo obiettivo e ha fatto di tutto per raggiungerlo.

Fede.

Ringrazio ancora Federica, per questo ritratto davvero toccante. Jordan è una grande ispirazione ed un esempio di caparbietà.

Vi ricordo che potete trovare la rubrica anche sui blog

Alla prossima,


Wham! Bam! VIVA GLAM! – Color Calls Colors (MAC Cosmetics Viva Glam Miley Cyrus 1 look) #ItalylovesVivaGlam

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Il 1 Dicembre è vicino ed è una data importante, perché vi ricade ogni anno la Giornata Mondiale per la Lotta all'AIDS, un evento che cerca di sensibilizzare in maniera particolare le persone circa un male che negli ultimi trent'anni ha causato milioni di morti e ha rovinato la vita di troppe persone.
Da due decenni MAC Cosmeticsè impegnata attivamente attraverso il MAC Aids Fund nel supporto delle persone che hanno contratto il virus hiv e ha creato il programma Viva Glam: vende cioè rossetti e gloss (alcuni permanenti, altri in limited edition che sono in giro per un anno) il cui ricavato va tutto (meno l'iva, in Italia, purtroppo) in una serie di programmi per aiutare chi vive tale realtà tutti i giorni sulla propria pelle.

 A noi piace tanto quest'idea e quando ci siamo rese conto che eravamo in un po' di persone ad avere acquistato i Viva Glam 2015 con testimonial Miley Cyrus (sono due!) abbiamo deciso di unirci e... farvi vedere come li indossiamo, darvi uno spunto su come il nostro contributo è poi diventato parte della nostra quotidianità di persone qualsiasi a cui a volte viene anche chiesto: "che rossetto indossi?" e hanno la possibilità di spiegare che si tratta di qualcosa di speciale.

 Questo post nasce in collaborazione con Ariel di Ariel Make up, Darkness di The taste of Ink, Foffy di Foffyland, Claudia di Ava's World, Lucia di Dolls and Butterflies,Tizy di Forzatamente esiliata e Misato-san di A Lost Girl (loves make up!) e se volete chiama in causa anche voi!
Dopo averlo letto (e lasciato un commento, ci farebbe tanto piacere! XD) potete unirvi alla festa, pubblicandone uno a vostra volta (se avete anche voi un blog... o un canale youtube!) oppure anche sui social (facebook, twitter, instagram, tsu vanno benissimo!)... usate l'hashtag #ItalylovesVivaGlam e mostrateci i vostri Viva Glam e come li indossate! ^_-
E se volete sbarcare su Pinterest contattate Claudia!

Tornare a scrivere per il blog, tornare a postare un TruccoDelGiorno e farlo per questa occasione, collaborando con splendide blogger, è particolarmente entusiasmante e, nonostante alcuni ostacoli lungo il cammino (sono reduce da una settimana di febbre alta... molto alta), ci tenevo tantissimo a partecipare, proprio per la grande importanza che ha questo argomento, ogni giorno, ma soprattutto in questo periodo.

Quando hanno cominciato a fare capolino le prime immagini del nuovo - all'epoca - Viva Glam, con testimonial Miley Cyrus, ho pensato immediatamente "LO VOGLIO!!!", tanto da acquistarlo a scatola chiusa non appena è apparso sul sito.
MAC lo descrive come un "Rosa caldo", in maniera fin troppo semplice. In realtà il colore è tanto di più, da renderlo difficilmente descrivibile a parole.
Pazzesco se dovessi scegliere un solo aggettivo.

Il Viva Glam Miley Cyrus 1 (è uscito anche il 2 a Settembre, ma si tratta di una tonalità che non mi sta affatto bene) è un rossetto potente, vivace, irriverente, protagonista, come la musa che lo ha ispirato. E l'ho sentito subito mio, tanto da scalare rapidamente la classifica dei mie rossetti preferiti, quelli che indosso quando mi voglio sentire bene.


"Color Calls Colors"... Colore chiama colori. 

E' questo che accade ogni volta che decido di indossare il VGMC.

Ne avete avuto un assaggio QUI e QUI. E ci sono tanti altri look che, purtroppo, non hanno visto la luce qui sul blog, come quello che potete vedere nell'immagine qui accanto o su Instagram.

Oggi, reduce da giorni di grigiume, ho voluto rendere ancora più evidente questa accoppiata, realizzando un trucco che racchiude un po' dei miei colori preferiti, con un risultato che mi ha fatto subito tornare il sorriso.

Per l'occasione ho abolito qualsiasi tipo di marrone. Ho optato per un rosa malva dalla lieve satinatura dorata nella piega dell'occhio, sfumando con un ampio pennello da sfumatura, appunto. Con un pennellino da precisione, ho enfatizzato la piega con un fucsia ed ho sfumato con un pervinca.
Sulla palpebra mobile ho applicato prima una base verde acqua e successivamente un color teal che sfuma nel blu notte verso l'angolo esterno.
Lungo la rima cigliare inferiore ho applicato una base color verde acido che ho poi fissato e sfumato con un ombretto dello stesso colore. Come punto luce, nell'angolo interno, un color verde acqua iridescente. Riga d'eyeliner e kajal neri sono la regola per me, e tanto mascara per completare il tutto.


Febbre, mal di gola, tosse, pioggia, freddo... passa tutto in secondo piano quando indosso questi colori.




I prodotti che ho utilizzato sono:

Per la base:

- Primer Base Levigante di PuroBio Cosmetics
- MAC StudioFix Fluid in NC15
- Correttore Fit Me di Maybelline n°10
- Cipria HD di MakeUp Forever
- Bronzing Powder di Bourjois
- MAC Mineralize Blush in Gentle

Per le sopracciglia:

- Nabla Brow Divine in Venus e Jupiter
- Essence Make Me Brow

Per il trucco occhi:

- Too Faced Shadow Insurance
- Kiko LongLasting Stick Eyeshadow n°09
- Make Up Forever Aqua Matic I-30
- Neve Cosmetics Patello Piuma/White
Dalla palette 15th Anniversary di Urban Decay:
- Tainted, Junkshow e Omen nella piega dell'occhio
- Deep End sulla palpebra mobile
- Evidence nell'angolo esterno
Dalla palette Electric di Urban Decay
- Trash lungo la rima cigliare inferiore
Dalla palette Naked Basics di Urban Decay:
- Walk Of Shame sotto l'arcata sopraccigliare

- Zoe di Nabla come punto luce nell'angolo interno

- Mascara Sephora Otrageous Curl
- Eyeliner Essence Liquid Ink
- Velvetline Nabla in Bombay Black

Per vedere gli altri looks: 

 8 bloggers. Viva Glam Miley Cyrus sulle labbra per tutte!

Misato-san, A lost girl (loves make up!)Ariel, Ariel make upLucia, Dolls and butterflies
Foffy, FoffylandDarkness, The taste of InkClaudia, Ava's world
Tizy, Forzatamente esiliataMiki, Miki in the Pinkland

Spero che il post vi sia piaciuto e che il mio ritorno, finalmente, sul blog vi abbia fatto piacere.

Fateci sapere cosa ne pensate dei make-up, del rossetto e dell'iniziativa. E se volete mostrarci il vostro musetto, non dimenticate di usare l'hashtag #ItalylovesVivaGlam.

Voglio concludere citando una frase che il mio cantante preferito dice ogni volta in un particolare momento del concerto:

"Mi raccomando ragazzi... Non importa se sarà nei vostri letti, e non importa se sarà nelle vostre auto e soprattutto non importa quale sia il vostro sesso preferito, l'importante è finire questa notte nel migliore dei modi: 
FATE L'AMORE E USATE IL PRESERVATIVO!"


Alla prossima,


Paciugopedia 3.0 #2: Silver Plum, @makeupby_ev21 Inspired

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 Da domani tutte le pipistrelline saranno impegnate con il terzo appuntamento della Paciugopedia 3.0
Io, con il mio proverbiale ritardo, posto, sul filo del rasoio, il secondo appuntamento. Quello che avrei dovuto postare all'inizio di Novembre, per intenderci.
Ma meglio tardi che mai, giusto? Soprattutto perché questo make-up è stato forse quello che più ha fatto palpitare il mio cuoricino makeupposo quando ho visto l'anteprima della Paciugopedia:


Se non sapete di cosa sto parlando, potete andare IMMEDIATAMENTE ad informarvi sul blog di Svampy, BeautyBats, cliccando QUI.

Il trucco di oggi prende ispirazione da uno splendido make-up di MakeUpBy_ev21 ed è qualcosa di eccezionale.


Non appena l'ho visto, davanti agli occhi mi si sono materializzati tutti gli ombretti che avrei usato, senza alcuna esitazione.
Ciò che mi ha lasciata perplessa, prima, durante e dopo la realizzazione del trucco, sono le labbra, tanto che alla fine ho fatto a modo mio!


I prodotti che ho utilizzato sono:


Per la base

- Base Nutriente Levigante di PuroBio Cosmetics

- Fondotinta Sublime di PuroBio Cosmetics nella tonalità 02

- Correttore Fit Me di Maybelline n° 10

- Cipria HD di MakeUp Forever

Per le sopracciglia

- Brow Divine di Nabla Cosmetics in Venus e Jupiter

- Primer Too Faced Shadow Insurance

Dalla palette Naked Basics di Urban Decay:

- W.O.S. su tutta la palpebra per asciugare il primer
- Naked 2 nella piega dell'occhio
- Faint per accentuare la piega
- Crave nell'angolo esterno e sfumato nella piega
- Venus come punto luce sotto l'arcata sopraccigliare

- Kiko LongLasting Stick Eyeshadow n°20 sulla palpebra mobile

- Petra di Nabla nella piega dell'occhio
- Mimesis di Nabla sulla palpebra mobile

- Pupa Vamp Cream Eyeshadow n°001, Purity Seal lungo la prima metà della rima cigliare inferiore, fissato con OZ dalla palette Glinda di Urban Decay

- Neve Cosmetics Pastello Piuma sotto l'arcata sopraccigliare
- Nabla Velvetline Bombay Black nella rima internas

- Eyeliner Liquid Ink di Essence

- Mascara Roller Lash di Benefit

Sulle labbra (1a combo)

- Blankety di Mac

- Gloss di Benefit

Sulle labbra (2a combo)

Wycon Liquid Lipstic n°13, Vinaccia

Sulle guance

- Kiko Soft Touch Blush n°11



E questo è il risultato:




A BIG BIG FAIL!!!

Dovevo rimediare:




Così va decisamente meglio!!!

Quale combinazione labbra vi piace di più?

Avete partecipato alla Paciugopedia? Se sì, lasciatemi il link nei commenti.

Per vedere tutti gli altri paciughi potete dare un'occhiata alla bacheca Pinterest oppure all'album sulla Pagina Facebook di BeautyBats:


Follow PaciugoPedia2 #1 by Sara T. on Pinterest

Spero che i trucco vi sia piaciuto, alla prossima


#Naturaline by Conad: grande qualità a piccolo prezzo. Presentazione e Prime Impressioni.

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Da quando ho aperto il blog, da quando ho cominciato a leggere io stessa i blog, la mia skincareè cambiata radicalmente e la mia attenzione è rivolta adesso a prodotti che racchiudano principi attivi efficaci per il mio tipo di pelle o capelli, una buona reperibilità e, perché no, un prezzo conveniente.
Quando sono stata contattata per ricevere alcuni prodotti della linea Naturaline, ammetto di essere stata piacevolmente sorpresa. Da un po' di tempo ne leggevo in giro per il web, ma non avevo avuto ancora modo di provare nulla, anche perché nel mio paese non ci sono supermercati, la catena che distribuisce in esclusiva Naturaline in Italia.

Naturalineè una linea che racchiude, per adesso, 21 prodotti made in Svizzera, i cui ingredienti naturali - 98,5% di origine vegetale e 50% da agricoltura biologica - sono selezionati e certificati EcoCert, un organismo di controllo indipendente, che verifica che i prodotti cosmetici dichiarati naturali e biologici rispettino parametri rigidi e oggettivi.
Da sottolineare quindi l'assenza di coloranti, oli minerali, silicone, parabeni, OGM, fenossietanolo e nanoparticelle. Gli unici ingredienti di origine animale sono latte e miele, rigorosamente da agricoltura biologica. Al posto dei profumi sintetici ritroviamo fragranze naturali di ingredienti come fico, ibisco, guava, basilico o cetriolo e degli oli di macadamia e di argan.

Potete immaginare la mia sorpresa quando mi sono vista recapitare a casa non uno bensì due pacchi contenenti un numero impressionante di referenze del brand.
Ebbene sì, Naturaline non ha pensato solo a me, ha pensato anche alle mie #amicheperlapelle.

#amicheperlapelleè un photo contest che permette di vincere due kit di prodotti Naturaline, uno per voi ed uno per la vostra amica. 
Partecipare è semplicissimo, basta scattare una foto assieme alla vostra amica del cuore o alle vostre amiche della vita e caricarla sul sito (click QUI). Le foto saranno condivise su Facebook e saranno votate per scegliere le vincitrici.
Avete tempo fino al 13 Dicembre!

Sono stata contentissima di poter condividere i prodotti con le mie amiche, ed ho tenuto da parte anche qualcosa per voi.

Ma vediamo cosa ho ricevuto:


Eh! Da dove iniziare...


- Crema Giorno Anti-Age Nutrimento Intenso per Pelli Normali e Secche all'Argan e Rododendro.
Appositamente studiata per le pelli più esigenti. Agisce contro i radicali liberi, dona idratazione e rivitalizza la pelle contrastando i segni di affaticamento e le piccole rughe. Per una pelle dalla bellezza ritrovata. Non contiene sostanze coloranti e profumanti sintetiche né componenti a base di oli minerali.

Formato: 50 ml
Prezzo: 8,50€

Impressioni: non avendo bisogno, al momento, di una crema viso, ho passato il testimone a mia madre che ne è stata a dir poco entusiasta. Lei ha una pelle matura, normale, abbastanza segnata da anni di esposizione scriteriata al sole cocente dell'estate salentina.
Dire che sta amando questa crema è riduttivo. Ne ama il profumo, la consistenza ed il modo in cui dà al viso immediatamente un aspetto più disteso e fresco. Ovviamente saprò dirvi di più quando comincerò ad usarla anche io.

- Crema Giorno Idratante per Pelli Normali e Secche al Tè Bianco e Acido Ialuronico.

Studiata per le esigenze delle pelli normali e secche. Ricca di oli naturali, questa fresca emulsione dona vitalità alla pelle per tutto il giorno e la idrata in maniera ottimale. Non contiene sostanze coloranti e profumanti sintetiche, né componenti a base di oli minerali.

Formato: 75ml
Prezzo: 7,90€

- Gel Detergente Viso Delicato al Cetriolo e Guàva.

Elimina le impurità che si depositano sulla pelle durante la giornata. Gli estratti rinfrescanti di cetriolo e guàva da agricoltura biologica preparano la pelle in modo ottimale ai trattamenti successivi. Non contiene sostanze coloranti e profumanti sintetiche, né componenti a base di oli minerali.

Formato: 150ml
Prezzo: 4,20

Impressioni: penso che questo sarà il primo prodotto che finirò ed il primo che andrò a ricomprare. Normalmente non prediligo i detergenti in gel, tendono a seccarmi la pelle. Sono quasi due settimane che lo utilizzo ed il mio viso è morbido ed idratato, nonostante il freddo e l'influenza.
Ne basta molto poco, fa una schiuma morbida, ha un profumo fresco e delicato, lievemente fiorito, che persiste un po'. Dopo il lavaggio, la pelle appare sorprendentemente più compatta, più luminosa e, ripeto, molto morbida.
Lo sto usando anche con il Clarisonic (se leggete il blog da tempo, saprete che io e questo aggeggio infernale non abbiamo mai legato. Fino ad ora... Ma non mi voglio sbilanciare troppo) e trovo che sia adatto allo scopo.


- Balsamo Labbra all'Olio di macadamia, Burro di Karité, Vitamina E.

Un balsamo delicato che si prende cura delle labbra grazie a preziosi oli, come quello di mandorle e di macadamia e il burro di karité. Con estratto di melograno e vitamina E.

Formato: 10ml
Prezzo: 3,80€

Impressioni: non amo particolarmente i balsami labbra in crema, preferisco di gran lunga lo stick, mi dà sempre l'impressione di essere più efficace. Quando ho ricevuto questo, nonostante ne avessi abbastanza in uso, ho deciso di provarlo subito. Con l'arrivo dei primi freddi, e per tutta la durata dell'inverno, le mie labbra si spaccano come se non ci fosse un domani ed ho bisogno di qualcosa che sia realmente nutriente e, soprattutto, qualcosa che idrati a lungo e che non mi costringa a riapplicare il prodotto in continuazione.
Questa cremina ha un delizioso profumo che mi ricorda l'ananas, ha una consistenza abbastanza corposa che ne permette un'applicazione agevole, senza sbrodolare prodotto ovunque. Rimane fissata sulle labbra lasciandole morbide per parecchio tempo. Ne farò una recensione completa appena l'avrò provata come si deve. per ora l'impressione è super positiva.

- Crema Mani Emolliente e Protettiva alle Mandorle e alla Stella Alpina.

Arricchita con nutriente olio di mandorle e preziosa stella alpina da agricoltura biologica, la crema mani Naturaline è un rimedio immediato contro la pelle secca. Dalla formula particolarmente nutriente, sostiene la naturale idratazione della pelle e la rende liscia e morbida. È ideale per la cura e la protezione quotidiana delle mani. Non contiene sostanze coloranti e profumanti sintetiche, né componenti a base di oli minerali.

Formato: 75ml
Prezzo: 3,90€

- Crema Piedi Emolliente per Piedi Secchi e Screpolati alla Lavanda e Burro di Karité.

Un vero toccasana per piedi secchi e screpolati. Il suo profumo delicato regala per tutto il giorno una piacevole sensazione di freschezza. Non contiene sostanze coloranti e profumanti sintetiche, né componenti a base di oli minerali.

Formato: 75ml
Prezzo: 3,90€

Impressioni: qui è amore eh, ve lo dico! Immaginate 20 ore in piedi sui tacchi. VENTI.ORE. Non scherzo. Ricevere la nomina di Presidente di Seggio è una condanna ed ogni volta mi distrugge. Ma, soprattutto, mi distrugge i piedi, che sono già distrutti di loro a causa di alcuni problemi che mi porto appresso da anni. La sensazione di freschezza è immediata e dà un sollievo indescrivibile. L'idratazione è profonda, la crema si assorbe con un buon massaggio e non lascia i piedi unti. Ha rapidamente spodestato la mia crema piedi preferita. Ma ve ne parlerò presto.


- Gel Doccia Fresco con Basilico e Lemongrass.

Con un tocco esotico di ylang ylang e miele da agricoltura biologica, lo shampoo Naturaline è particolarmente delicato e nutriente. La sua formula delicata è ideale per il lavaggio quotidiano dei capelli, a cui dona una straordinaria lucentezza. Senza sostanze coloranti e profumanti sintetiche, senza siliconi, senza componenti a base di oli minerali.

Formato: 200ml
Prezzo: 3,90€

Considerata la profumazione, penso che conserverò questo prodotto per il ritorno della stagione calda.

- Body Lotion Rinfrescante ed Idratante per Pelli Normali alla Menta Piperita e Bambù.

Ottimizza l'equilibrio idrolipidico donando elasticità alla pelle. Si assorbe facilmente e rivitalizza i sensi con il suo fresco profumo. Non contiene sostanze coloranti e profumanti sintetiche, né componenti a base di oli minerali.

Formato: 200ml
Prezzo: 4,90€

Della linea fanno parte anche:

VISO

- Latte Detergente Delicato al Cetriolo e Guàva 
- Tonico Rinfrescante al Cetriolo e Guàva
- Struccante Occhi Delicato all'Aloe Vera ed Eufrasia
- Crema Giorno Anti-Age Idratante e Rivitalizzante alla Stella Alpina ed Argan per pelli grasse e miste
- Crema Notte Rigenerante All'Olio di Macadamia e Pappa Reale
- Crema Giorno Idratante al Riso e Cotone per Pelli Grasse e Miste

CORPO

- Burro Corpo Nutriente e Rigenerante all'Olio di Argan e Guàva per Pelli Secche
- Gel Doccia Delicato e Rilassante al Fico ed Ibisco

CAPELLI

- Shampoo Capelli Normali con Lemongrass e Proteine del Grano
- Shampoo Capelli Colorati al Melograno e Carciofo
- Shampoo Delicato al Miele e Ylang Ylang
- Balsamo Intensivo Tutti i tipi di Capelli all'Olio di Mandorle ed Olio Inca Inchi
- Balsamo Intensivo Capelli Colorati al Melograno e Carciofo

Conoscete Naturaline? Avete provato qualcosa? Siete incuriositi da un prodotto in particolare di cui vorreste leggere la recensione?
Fatemelo sapere nei commenti.

Alla prossima,


DISCLAIMER:

I prodotti mi sono stati inviati dall'azienda. Non ho ricevuto alcun compenso per scrivere questo post e le impressioni riportate sono le mie personali.

Ritratto di Signora #50: Yeonmi Park

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Bentornati con il mensile appuntamento con la rubrica Ritratto di Signora.
Prima di dare la parola a Francesca, del blog Franci Lettrice Sognatrice, voglio dare, anche qui, il benvenuto a Jennifer, del blog BTS of my Soul, che ha voluto fortemente unirsi alla nostra piccola squadra per portare avanti un progetto a cui teniamo moltissimo.

Detto ciò, eccovi l'articolo di Francesca, buona lettura!

Yeonmi Park nasce nel 1993 a Hyesan, lungo la frontiera con la Cina.
Park, come gli altri bambini, viene addestrata all'adorazione divina dei leader e oltre alla scuola è la madre, infermiera dell'esercito della Corea del Nord, a insegnare a lei ed alla sorella maggiore Eunmi le regole per una sopravvivenza pacifica.

"Mi è stato insegnato a non esprimere mai la mia opinione e a non fare domande, a seguire semplicemente quello che il governo ordinava di dire o pensare. Mia madre mi diceva di non sussurrare perché gli uccelli e i topi potevano sentirmi."

Fonte
La sua infanzia non scorre felice perché la sua famiglia non ha cibo a sufficienza, tanto che finito il riso lei e la sorella mangiano libellule e cavallette. All'età di 9 anni assiste all'esecuzione della madre della sua migliore amica. La colpa della donna? Aver visto film prodotti in Corea del Sud e averli fatti circolare tra gli amici!
Anche Yeonmi riesce una volta a vedere una copia pirata di un film, Titanic, dove scopre che gli americani non sono dei mostri occidentali come vogliono farle credere e capisce che la soluzione è fuggire.
La fuga verso la Cina avviene dopo che il padre, condannato a 17 anni di carcere per traffico nel mercato nero, riesce a uscire di prigione, luogo in cui viene torturato e privato di acqua e cibo, con l'aiuto di funzionari pubblici corrotti. E' molto debilitato e ha un cancro.
A partire però sono solo Park e la madre, perché la sorella maggiore fugge senza avvisarli e il padre decide di non partire per non rallentarle.
Nella notte del 30 marzo 2007 con l'aiuto di trafficanti di esseri umani attraversano un fiume ghiacciato e tre montagne per entrare nel confine cinese. Uno dei trafficanti però le minaccia di denunciarle a meno che la madre non abbia rapporti sessuali con lui. La madre per la loro sicurezza accetta e viene violentata di fronte alla figlia.
Nello stesso anno riescono a far entrare anche il padre in Cina, ma nel gennaio del 2008 mentre vivono in segreto il padre muore per cancro al colon: aveva 45 anni.

"Non ci fu nessun funerale. Niente. (…) 
Non potevo chiamare nessuno per dire che mio padre era morto."

Nel febbraio 2009 dopo aver ricevuto aiuto da attivisti dei diritti umani e missionari cristiani si recano in Mongolia per cercare asilo dai diplomatici coreani del sud. Quando raggiungono il confine mongolo vengono fermate e minacciate dalle guardie di essere riportate indietro. Park e la madre minacciano di uccidersi con i coltelli.

"Ho pensato che fosse la fine della mia vita. (…)"

Le loro azioni per fortuna persuadono le guardie che decidono di farle proseguire, ma vengono inserite sotto custodia presso un centro di detenzione nella capitale della Mongolia.
Il 1° aprile 2009 vengono mandate all'aeroporto, destinazione Seoul. Finalmente sono libere!
Park una volta arrivata in Corea del Sud si trova di fronte a un nuovo mondo.

"Alla vista delle scale mobili non riuscivo a capire come mai la terra si muovesse. 
E in bagno la carta igienica era così profumata che non osavo usarla, per quanto era bella."

Dopo le prime difficoltà lei e la madre riescono a trovare un lavoro: Park come assistente di negozio e la madre come cameriera. Yeonmi continua anche la sua formazione all'università Dongguk di Seoul, e grazie all'intelligence sudcoreana riesce anche a riunirsi con la sorella maggiore Eunmi.
Yeonmi attraverso i libri (ne legge in media 100 all'anno) comprende molte cose. Con 1984 di Orwell vede la realtà del suo paese, tramite Jane Eyre trova le parole che esprimono la libertà e grazie ai romanzi comincia a comprendere anche la compassione.

Fonte

"(…) L'empatia va insegnata, ma non può sbocciare in una prigione con 25 milioni di persone."

Fonte
Yeonmi Park ora ha 22 anni, è un'attivista che si batte per l'affermazione dei diritti nella Corea del Nord del dittatore Kim Jong-U, che vuole dar voce alle decine di migliaia di nordcoreani che scappano da un paese dove le esecuzioni ci sono tutti i giorni, è presente la censura su Internet, gli oppositori vengono dati in pasto ai cani e sono presenti i campi di lavoro, luoghi in cui vengono compiute atrocità simili a quelle commesse dai nazisti, dove si trovano almeno 120 mila prigionieri politici e anche bambini.
A ottobre Park ha partecipato al One Young World Summit dove si è confrontata con personaggi come Kofi Annan, e ha scritto un libro La mia lotta per la libertà.

Non conoscevo la storia di questa ragazza e neanche tutto ciò che accade ogni giorno in Corea del Nord. Leggere la sua storia è stato commovente, ma mi ha fatto provare anche tanta rabbia perché non è giusto che una persona debba passare tutto ciò. Ho voluto dedicarle questo ritratto per aiutarla nel mio piccolo con la sua battaglia, visto che i media non ne fanno parola.
Al prossimo mese,

Francesca

Fonti

Nemmeno io conoscevo nel dettaglio la storia di Yeonmi. Questa splendida ragazza è una sopravvissuta. Ha vissuto una situazione che non riesco nemmeno ad immaginare e sta continuando a lottare per la sua terra e per il suo popolo, a rischio della sua stessa vita.
Ringrazio tantissimo Francesca per averci parlato di lei e spero che anche grazie al nostro piccolo contributo la sua voce possa alzarsi forte e rimbombare contro il silenzio dell'oppressione.

Fonte
Vi ricordo che potete trovare la Rubrica anche sui blog


Alla prossima,


#aWeekWithBiofficina 2: Scrub Labbra Agrumato

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Probabilmente Biofficina Toscanaè il brand più utilizzato dalla sottoscritta nel 2015. 
Mi sono ritrovata con una grande quantità di prodotti da recensire, molti dei quali elencati nel post dei #ProdottiPROva di quest'anno, per il quale si sta avvicinando il momento del resoconto annuale, che sarà particolarmente succulento, e volevo avere i link diretti alle recensioni di ciò che ho desiderato. Quale occasione migliore per una seconda puntata del #aWeekWithBiofficina
La prima volta che mi sono cimentata con questa serie di post, tra i più cliccati del blog, è stato in occasione di una promozione del marchio sui prodotti per capelli. Stavolta voglio solo completare la panoramica di ciò che ho acquistato nel tempo.
Qualora foste interessati, la prima serie comprende:
Questa invece è la panoramica dei prodotti della seconda puntata:


Il primo prodotto di cui vi andrò a parlare è lo SCRUB LABBRA AGRUMATO.

Lo scrub labbra è il tipico prodotto che uno potrebbe benissimo prepararsi al momento. Basterebbe un po' di zucchero e miele o zucchero e olio ed il risultato è assicurato. Per quanto mi riguarda, invece, lo scrub labbra è il tipico prodotto che se ho già pronto all'uso mi serve, ma se dovessi andarmelo a preparare ogni volta ne faccio volentieri a meno. La pigrizia, lo so...

INFORMAZIONI SUL PRODOTTO

Aroma Frizzante

Quantità: 15ml
Prezzo : 7,90€

Un efficace scrub per iniziare il trattamento labbra. Elimina le pellicine in modo delicato e lascia le labbra rosee e morbidissime. Può essere usato anche nella zona del contorno labbra contro punti neri e impurità. L’aroma dolce e zuccherino renderà quest’operazione un piacevole momento di cura personale. Un prodotto coccola particolare che…una volta provato diventerà un must della vostra bio routine!


Profumo agrumato da aroma certificato Icea

Sostanze funzionali: zucchero integrale, miele biologico toscano, olio di girasole biologico, olio di oliva bio, burro di karitè, burro di cacao, cera d’api bio.


INCI: Saccharum officinarum (Sugar cane) powder*, Helianthus annuus (Sunflower)seed oil*, Olea europaea (Olive) fruit oil*, Caprylic/capric triglyceride, Ethylhexyl palmitate,Butyrospermum parkii(Shea butter) butter, Hydrogenated castor oil, Theobroma cacao (Cocoa) seed butter*, Cera alba* [Beeswax*], Mel/Honey*, Silica, Aroma [Flavor],Tocopherol. 


*da agricoltura biologica








LE MIE LABBRA

Le mie labbra sono sempre state piene e carnose. Purtroppo, dopo un notevole dimagrimento, hanno perso il loro turgore, diventando più sottili e rugose e con un contorno poco definito. Oltre a tutto ciò, sono diventate molto secche, soprattutto in un punto preciso e, d'inverno, si spaccano e sanguinano frequentemente.
Per un'amante dei rossetti come me, potete immaginare come questo si traduca in tragedia.
Ho iniziato ad usare gli scrub labbra diversi anni fa, con la scoperta di Lush, e mi ha incuriosito questo di Biofficina perché la composizione promette un'idratazione che quello del brand britannico non mi dà.
Ciò che voglio da un prodotto di questo tipo è che elimini le pellicine dando alle labbra un aspetto liscio e pieno, pronte per la stesura del rossetto.

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO


Lo scrub è contenuto in una piccola jar in plastica con tappo a vite, all'interno della quale troviamo un ulteriore tappo in plastica per preservare il prodotto.

Si presenta di colore bruno e già dall'aspetto si percepisce l'alta percentuale di oli. Il profumo mi ricorda solo lontanamente gli agrumi, ma mi riporta alla memoria le caramelle frizzanti alla cola, di cui andavo matta da bambina.
La consistenzaè molto morbida e, ovviamente, granulosa, per la presenza di zucchero.

UTILIZZO E RISULTATI

Abituata al Labbrasivo di Lush, ho pensato di poter usare lo scrub di Biofficina alla stessa maniera: dopo aver lavato il viso, sulle labbra ancora bagnate, ho applicato con il polpastrello, una piccola quantità di prodotto e iniziato a massaggiare. Nel giro di un paio di secondi non sono stata più in grado di percepire i granelli di zucchero, che si erano sciolti, rendendo di fatto l'azione scrubbante nulla. In compenso, dopo aver risciacquato, mi sono ritrovata con labbra e contorno labbra spiacevolmente unti, tanto da essere costretta a rilavare il viso.
Le volte successive, ho utilizzato il prodotto su labbra asciutte. Ciò mi ha permesso di effettuare uno scrub lievemente più deciso ma senza ovviare al problema dell'oleosità del prodotto, che trovo onestamente fastidiosa.
Mentre posso usare il Labbrasivo di Lush poco prima di truccarmi, per preparare le labbra alla stesura del rossetto, è impensabile utilizzare questo prodotto prima del make-up, sia perché non elimina efficacemente le pellicine come il primo, sia perché gli oli poco vanno d'accordo con i rossetti e andare a lavare via con il sapone il prodotto ne vanifica l'uso.
Un altro discorso è l'utilizzo prima di andare a dormire, grazie al quale le labbra rimangono molto idratate fino al risveglio.
Il paragone con il mio amato Labbrividisco mi sembra doveroso, considerato che si tratta della stessa tipologia di prodotto e, in conclusione, devo dire che lo scrub di Lush è molto più efficace nell'azione scrubbante, mentre quello di Biofficina potrebbe essere quasi paragonato ad un balsamo labbra a risciacquo, da utilizzare esclusivamente la sera o comunque quando non ci si deve truccare, ottimo anche come impacco d'emergenza per labbra secche, durante i freddi invernali, in quanto ho notato che velocizza la guarigione di piccoli taglietti.

Qui potete vedere l'evidente differenza di consistenza e composizione dei due prodotti:

A sx Scrub Labbra Agrumato di Biofficina Toscana, a dx Labbrividisco di Lush
In conclusione, nonostante stia continuando ad usare questo scrub, non credo che lo riacquisterò in futuro.

Come al solito la reperibilità di Biofficina Toscana è ottima. Il brand è presente in praticamente tutti gli eco-store on line ed in moltissime erboristerie e bioprofumerie.

Voi usate scrub labbra? Quali? Conoscete questo?

Per qualsiasi curiosità e domanda che non ha trovato risposta nel post, scrivete pure nei commenti.

A domani con la seconda puntata!


PS: gli appuntamenti con #aWeekWithBiofficina 2 sono:

- Scrub Labbra Agrumato
- Lozione Ricci Definiti
- Fluido Corpo al Peperoncino
- Crema Labbra Riparatrice Golosa
- Scrub ai Burri Vegetali e Melissa
- Balsamo Volumizzante Protettivo




#aWeekWithBiofficina 2: Lozione Ricci Definiti

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Bentornati con il secondo appuntamento con #aWeekWithBiofficina 2. Oggi si parla di capelli!



I prodotti per capelli sono diventati ormai un'ossessione. Vorrei provare qualsiasi cosa e continuerei a comprarne all'infinito. 
Nonostante abbia utilizzato shampoo, balsami e maschere di una grande quantità di brand, non ho esplorato ancora a dovere il reparto dedicato allo styling, sia perché l'offerta non è ricchissima, sia perché finora non ho riscontrato un'efficacia paragonabile ai prodotti tradizionali, come invece è successo con i primi.
Biofficina Toscana non ha un'ampia offerta a riguardo, per adesso, ma le tre proposte dedicate allo styling soddisfano sufficientemente le mie necessità.

Vi ho già parlato della mia amatissima Lozione Anticrespo e della Lozione Ricci Morbidi, oggi quindi vi parlerò della Lozione Ricci Definiti.

INFORMAZIONI SUL PRODOTTO
Protettiva, effetto modellante naturale


Quantità: 100 ml
Prezzo: 9,70 €

Un innovativo siero naturale per capelli ricci e mossi. Grazie alla presenza della sinergia antiossidante uviox-oleox da materie prime bio toscane protegge i capelli dallo stress ossidativo e dai danni dovuti ad agenti atmosferici e naturali (sole, salsedine) o chimici come smog, cloro, calore di phone e piastre. La sua formula con mirati estratti bio toscani, acque stimolanti, proteine vegetali, burri e gel naturali nutre il capello, disciplina i ricci definendoli e valorizzandoli con un effetto modellante naturale.

Dal delicato profumo fruttato-fiorito

Sostanze funzionali: acqua vegetale di rosmarino bio, acqua vegetale di salvia bio, Uviox® e Oleox®, glicerina, estratti bio di betulla e avena, estratti agrumati, proteina della soia, gel di aloe, burro di karitè, olio essenziale di limone.

 INCI:Aqua [Water], Rosmarinus officinalis (Rosemary) leaf water, Salvia officinalis (Sage) leaf water, Glycerin, Hydrolyzed olive fruit*, Hydrolyzed grape fruit*, Butyrospermum parkii (Shea butter) butter*, Hydrolyzed soy protein, Betula alba leaf extract*, Avena sativa (Oat) bran extract*, Panthenol, Xanthan gum, Cyamopsis tetragonolobus gum [Cyamopsis tetragonoloba (Guar) gum], Aloe barbadensis leaf juice*, Sodium benzoate, Sodium dehydroacetate, Lactic acid, Citric acid, Phenethyl alcohol, Ascorbic acid, Citrus aurantium amara (Bitter orange) fruit extract, Citrus reticulata (Tangerine) fruit extract, Citrus sinensis peel extract, Parfum [Fragrance], Citrus limonum peel oil expressed, Potassium sorbate, Limonene.

*da agricoltura biologica

I MIEI CAPELLI

Dall'ultima volta che ve ne ho parlato si sono allungati molto ed il fatto che io non li porti scalati li rende molto pesanti, anche perché che si tratta di un capello dal fusto decisamente consistente. Ciò mi permette di lisciarli, adesso, con molta facilità, ottenendo una piega perfetta. 
La notevole lunghezza ha reso le punte più secche, ma per il resto si tratta di un capello normale, lievemente mosso e decisamente crespo.
Se lisciarli è diventato più facile, al contrario ottenere una piega mossa e duratura è praticamente impossibile, nonostante io utilizzi un ferro arricciacapelli ottimo.
Per questo motivo ho bisogno di un prodotto che mi aiuti a mantenere la piega e che idrati le punte ulteriormente stressate dal ferro.

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO



Il packaging consiste in un flacone in plastica bianco, caratteristica che non amo in quanto preferisco sempre vedere il livello del prodotto contenuto all'interno. E' dotato di un praticissimo erogatore a pompetta che dispensa poco prodotto per volta.
Il coloreè beige ambrato, il profumoè intenso, fiorito, con una nota di miele, molto simile a quello delle altre due lozioni del brand. la consistenzaè gellosa e molto morbida.

UTILIZZO E RISULTATI

Sui capelli umidi, applico dalle due alle tre pompettate di prodotto, distribuendolo su lunghezze e punte, prima di procedere all'asciugatura con il phon, che di norma faccio la sera prima di andare a dormire.
Al mattino, ripeto l'applicazione solo sulle punte, prima di utilizzare il ferro. A piega ultimata, applico pochissimo prodotto per spettinare un po' le onde e fissare il tutto.
Fino allo shampoo successivo, utilizzo la lozione ogni qual volta voglia ravvivare il mosso ed idratare le punte.
La cosa che più mi piace è che non sporca né appesantisce i capelli e per me è fondamentale in quanto li lavo una volta alla settimana, massimo due, ed è la frequenza perfetta. Alterare questa routine, oltre a non far bene al mio cuoio capelluto sensibilissimo, mi darebbe molto fastidio.
Sui miei capelli la Lozione Ricci Definiti non ha un potere fissante notevole, ma penso che in questo momento nulla di naturale lo avrebbe. Il risultato che ottengo è molto simile a quello che mi dà la Lozione Ricci Morbidi, non ho notato differenze sostanziali.
Quando non utilizzo il ferro ed asciugo i capelli al naturale, mi basta un po' di prodotto distribuito sulle lunghezze ed una crocchia stretta per un paio d'ore per ottenere un mosso decente ed eliminare un po' di crespo. Tale soluzione però non è per nulla duratura.
Come nel caso della sorella, questa lozione non è un mai più senza, ma non si tratta nemmeno di un prodotto di cui mi sia pentita.

Come tutti i prodotti Biofficina Toscana, la reperibilità è ottima, in quanto potete trovare il brand in tantissime erboristerie e bioprofumerie e sulla maggior pare degli store on-line.

E voi amanti dell'eco-bio e dei prodotti naturali, cosa utilizzate per fissare la piega?

Vi piace questa lozione? C'è altro che vorreste sapere?

A domani, con la terza puntata.


PS: gli appuntamenti con #aWeekWithBiofficina 2 sono:

Scrub Labbra Agrumato
- Lozione Ricci Definiti
- Fluido Corpo al Peperoncino
- Crema Labbra Riparatrice Golosa
- Scrub ai Burri Vegetali e Melissa
- Balsamo Volumizzante Protettivo




#aWeekWithBiofficina 2: Fluido Corpo Al Peperoncino

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Terzo appuntamento con la seconda edizione della rubrica #aWeekWithBiofficina, che nasce dalla voglia di parlarvi di un brand che ho utilizzato tantissimo quest'anno e che è tra i miei preferiti nel panorama eco-bio.
Dopo aver affrontato l'argomento labbra e capelli, oggi parliamo di cura per il corpo... quella sconosciuta!

Nonostante la grande - grandissima - quantità di creme corpo in mio possesso, ho deciso di acquistare ugualmente questo fluido dopo averne letto in rete. Per la maggior parte si trattava di recensioni molto positive, alcune mostravano una certa perplessità riguardo all'odore di questo prodotto.
Quella che mi ha convinto è stata la recensione di Chiara/GoldenVi0let.

INFORMAZIONI SUL PRODOTTO

Energizzante e riattivante, dal lieve aroma speziato


Quantità: 260 ml / 100 ml
Prezzo: 18,50 € 8,60 €

La particolare sinergia tra l’elevata quantità di capseicina contenuta nell’oleolito di peperoncino bio coltivato in Toscana, unita agli estratti di caffeina e thè verde , rende questo fluido un concentrato di sostanze rassodanti, rinvigorenti e riattivanti della circolazione favorita da un massaggio circolare. Una vera sferzata di energia per il corpo potenziata dall’azione stimolante dell’olio essenziale di geranio
Dal lieve aroma speziato (da oli essenziali ed essenza natural-simile certificata Icea).

Sostanze funzionali: Miele biologico, olio biologico di oliva e di vinaccioli, olio di riso, estratti biologici di peperoncino, di the verde, echinacea, edera, equiseto

 INCI:Aqua [Water], Ethylhexyl stearate, Glycerin, Mel/Honey*, Cetearyl alcohol, Glyceryl stearate, Olea europaea (Olive) fruit oil*, Oryza sativa (Rice) bran oil, Vitis vinifera (Grape) seed oil*, Capsicum annuum fruit extract*, Caffeine, Camelia sinensis leaf extract*, Echinacea angustifolia extract*, Equisetum arvense leaf extract*, Hedera helix (Ivy) leaf/stem extract*, Stearic acid, Xanthan gum, Sodium lauroyl glutamate, Pelargonium graveolens oil*, Parfum [Fragrance], Lecithin, Sodium benzoate, Sodium dehydroacetate, Tocopherol, Ascorbyl palmitate, Benzyl alcohol, Geraniol, Linalool, Limonene, Citric acid.
*da agricoltura biologica icealavnonickel next

LA MIA PELLE
e le mie esigenze

Come per il viso, anche per il corpo la definizione "mista" calza a pennello. La pelle del mio corpo è prevalentemente normale, con zone secchissime a livello di gomiti, ginocchia, gambe e piedi e zone a tendenza più grassa come petto e spalle.
A tutto questo aggiungete il fatto che sono pigrissima e mettere la crema è una di quelle cose che proprio non mi va di fare. In estate odio farlo perché mi sento subito unta e sporca e mi vien voglia di mettermi di nuovo sotto la doccia; in inverno odio farlo perché ho freddo e non vedo l'ora di infilarmi il pigiama. per questo prediligo oli da utilizzare sulla pelle bagnata, prima di indossare l'accappatoio.
Per invogliarmi all'utilizzo, una crema deve essere di facile applicazione, rapido assorbimento e deve idratarmi sufficientemente le zone più secche e non troppo quelle più problematiche. Il profumo è fondamentale. In passato avevo un debole per i profumi fruttati e molto dolci. Invecchiando Con il passare degli anni, i miei gusti sono decisamente cambiati e ricerco sempre note fiorite, fresche, pulite per le stagioni calde e avvolgenti e un po' speziate per le stagioni un più fredde. Mi piace ancora molto la vaniglia, ma non deve essere troppo presente, magari smorzata da note di sambuco o cannella. Adoro la fresia, l'olivello spinoso, la peonia.

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO


Proprio perché l'odore è tanto discusso, ho deciso di acquistare il formato piccolo. Il fluido è contenuto in un flacone di plastica morbida, molto agevole da utilizzare, che può essere anche spremuto per far fuoriuscire più facilmente e velocemente il prodotto.
Il tappo in plastica, a vite, ha un'apertura a scatto, anche in questo caso davvero poco impegnativa. Non vi rompete le unghie per aprirlo, insomma, ecco.
Dire che la consistenzaè, appunto, fluida può sembrare scontato, ma è il termine che meglio la descrive. Sembra quasi un latte detergente. 
Ma veniamo al tanto discusso odore! Più che di peperoncino, secondo me profuma di pepe. Annusandolo si avverte un pizzicore del tutto simile a quello che si avverte annusando la spezia. Risulta abbastanza neutro e per nulla forte, con un retrogusto speziato e balsamico.
Non mi fa impazzire, ma non mi dispiace.

UTILIZZO E RISULTATI

Possiedo questo prodotto da molto tempo; ho potuto utilizzarlo in diverse condizioni climatiche e, soprattutto, in diverse condizioni della mia pelle, la cui secchezza ed oleosità, a seconda delle zone, aumenta e diminuisce in base alle temperature.
Inizio col dire che la caratteristica che mi è piaciuta di più è proprio la consistenza, che definirei perfetta. Consente di massaggiare velocemente il prodotto fino ad un completo assorbimento.
La pelle risulta asciutta, morbida ed idratata, ha un aspetto più compatto e sodo e l'odore è percepibile solo inizialmente. Insomma, posso rivestirmi o mettermi il pigiama immediatamente, senza che gli indumenti mi si incollino addosso. Cosa che, personalmente, odio!
Per la sua fluidità e composizione, fornisce un'idratazione media, sufficiente per coprire l'arco della giornata. Non è paragonabile, ovviamente, ad un burro corpo o ad una crema più ricca che ha un effetto più prolungato, almeno su di me.
La cosa buona, per le pigre come me, è che non scoccia riapplicarla, anzi, la rapidità con cui lo si può fare, invoglia alla costanza.
In estate non dà quell'orribile sensazione di pelle unticcia ed in inverno mi aiuta a contenere la secchezza, senza congelare mentre spalmo e faccio assorbire prodotti più idratanti.
E' ottima anche post depilazione, contrariamente a quanto si potrebbe pensare.
Dire che ne sono entusiasta è dire poco e sarei contentissima se Biofficina proponesse altre fragranze. Sicuramente proverò quella all'olivello spinoso, mentre, se ne avrò l'opportunità, annuserò quella al miele per capire se possa piacermi o meno.

Trovate Biofficina Toscana in tantissime erboristerie e bioprofumerie, oltre che nella maggior parte degli store on-line.

Voi l'avete provata? Che ne pensate dell'odore? Vi piace?
E se siete pigre come me, qual è il vostro segreto per la cura del corpo?

Alla prossima,



PS: gli appuntamenti con #aWeekWithBiofficina 2 sono:

Scrub Labbra Agrumato
Lozione Ricci Definiti
- Fluido Corpo al Peperoncino
- Crema Labbra Riparatrice Golosa
- Scrub ai Burri Vegetali e Melissa
- Balsamo Volumizzante Protettivo

#8 I'm Feeling Like... A Christmas Of Peace

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"I'm Feeling" è il nome che abbiamo scelto per la nostra collaborazione, che origina dalla voglia di confrontarci ed esprimere noi stesse.

Questo gioco nasce dall'unione di quattro diverse personalità: Miki di MikiInThePinkLand, Patty di LA is My DreamSelly di A Cosmetic Pie e Jessica di Cherry Diamonds Lips MakeUp.

I'm Feeling vedrà l'alternarsi di ispirazioni, interpretazioni e stati d'animo, che avranno come protagonisti epoche, personaggi, moda, festività e qualsiasi cosa faccia nascere in noi la voglia di sperimentare e divertirci.

Speriamo che il nostro progetto vi piaccia, che ci farete compagnia in questo percorso e che possa essere per noi un modo di imparare l'una dall'altra.


Dopo sette mesi di pausa assolutamente involontaria, eccoci qua per riprendere la nostra collaborazione, nata ormai più di un anno fa.
Abbiamo trascorso assieme Halloween, indossato i colori Pantone del 2015, festeggiato il Natale, ci siamo travestite per Carnevale, abbiamo dato il benvenuto alla Primavera, vi abbiamo parlato delle nostre pietre preferite ed infine abbiamo dato un volto ai quattro elementi.

Ritornare oggi non è stato semplice. Siamo quattro ragazze diverse, che vivono in quattro zone d'Italia diverse e lontane e che hanno una vita diversa, Ma ci teniamo tantissimo a questo appuntamento e quale occasione migliore del Natale per farvi e farci questo regalo?
Vista la solennità del momento, abbiamo voluto dedicare questa puntata di I'm Feeling ad un argomento importantissimo ed attuale: la Pace.
There comes a time when we heed a certain call  
When the world must come together as one  
There are people dying  
Oh, and it's time to lend a hand to life  
The greatest gift of all

We can't go on pretending day by day 
That someone, somehow will soon make a change  
We're all a part of God's great big family  
And the truth  
You know love is all we need 

We are the world, we are the children 
We are the ones who make a brighter day so let's start giving
There's a choice we're making we're saving our own lives 
It's true we'll make a better day just you and me
Parlare di pace a Natale non sarà forse originale, ma, considerati gli ultimi avvenimenti, considerato il clima che si respira nel mondo negli ultimi anni, ci sembrava doveroso.
Mi sembra doveroso pensare a chi non sarà seduto attorno ad una tavola imbandita, ma probabilmente sarà aggrappato al bordo di un barcone, con la speranza di toccare la terra. Vivo. 
Mi sembra doveroso pensare a chi non starà con il naso incollato alla finestra a guardare le luci dei fuochi d'artificio, sobbalzando di tanto in tanto ai botti più forti, ma probabilmente si starà nascondendo per sfuggire alle bombe.
Mi sembra doveroso pensare a chi non riceverà né auguri né abbracci, ma solo sguardi di diffidenza e fastidio di chi si riempie la bocca con quello schifosissimo "andatevene a casa vostra".
Mi sembra doveroso pensare a chi non riceverà regali più o meno costosi, avvolti nella carta colorata e infiocchettati con nastri scintillanti, ma probabilmente dovrà aprire le mani per ricevere una moneta, che dovrà spartire con chi lo ha messo in quel parcheggio.
Mi sembra doveroso pensare a chi semplicemente il Natale non lo festeggia, perché non crede in Dio, perché crede in un altro Dio, perché quest'anno ha solo lacrime per piangere quel posto vuoto attorno al tavolo.
Pace.
Imagine there's no countries 
It isn't hard to do 
Nothing to kill or die for 
And no religion too 
Imagine all the people 
Living life in peace... 

You may say I'm a dreamer 
But I'm not the only one 
I hope someday you'll join us 
And the world will be as one 
Vi auguro di trascorrere un Natale di Pace. Che voi crediate o meno, che voi lo festeggiate o meno. Vi auguro di stringere mani calde, di scaldare mani fredde, di ricevere e dare abbracci, il regalo più bello. Vi auguro che attorno alla vostra tavola le sedie siano tutte piene, che ci sia la musica dei sorrisi ad allietare il pranzo e le carezze di sguardi pieni d'amore.

E per quanta gioia possa esserci nelle nostre case, non dimentichiamo che altrove ci sarà dolore, che noi siamo fortunati, in un modo o nell'altro. Anche semplicemente ad essere vivi.

Ho voluto assecondare questa sensazione mentre realizzavo il trucco. 
Un Natale un po' cupo, in cui il buio è protagonista. Un nero che avvolge come una coltre pesante, sotto la quale si intravede uno scintillio. Uno scintillio timido, che rappresenta da una parte il senso di colpa a volere festeggiare e dall'altra un barlume di speranza:


Ho voluto usare un ombretto nero satinato, per non conferire allo smokey un aspetto troppo cupo, volevo mantenere comunque la luminosità sugli occhi, nonostante i toni.



Luminosità accentuata dall'utilizzo di un nero glitterato nell'angolo interno.
Niente contouring, una base luminosa ed un blush satinato per la base.
Lo so, pare che ci siano presunte regole di make-up che abbinano labbra nude a smokey scuri. Non seguo mai questa regola, trovo l'effetto finale molto triste, soprattutto su di me, ed è proprio per questo motivo che ho voluto invece seguirla in questa occasione.




Per il trucco ho utilizzato:

Base Viso, sopracciglia e labbra
- Fondotinta MAC StudioFix Fluid NC15
- Cipria Indissolubile puroBio Cosmetics n°01
- Correttore NARS Radiant Creamy Concealer in Custard
- Blush MAC Mineralize in Gentle
- Nabla Brow Divine in Venus e Jupiter
- Essence Gel Mascara Make Me Brow n°02, Browny Brows
- Urban Decay Super-Saturated High Gloss Lip Color in Glinda
- Kiko Instant Volume Lip Gloss n°03

Occhi
- Kiko Glossy Eye Pencil come base
- Neve Cosmetics Pastello occhi Piuma/White sotto l'arcata sopraccigliare
- Nabla Velvetline in Bombay Black nella rima interna
- Dalla palette NarsISSIST Dual Intensity Eyeshadow Palette di Nars, Sycorax su tutta la palpebra mobile, prima asciutto e sfumato nella piega e poi bagnato al centro e Andromeda come illuminante nell'angolo interno e sotto l'arcata
- MAC Mineralize Eyeshadow in Cinderfella, bagnato nell'angolo interno
-  Dalla palette Urban Decay Naked Basics, W.O.S. per sfumare il tutto
- Mascara Essence Lash Princess Volume
- Mascara Kiko False Lashes Concentrate Lengthening Top Coat
- (l'eyeliner compare nella foto ma non l'ho utilizzato)
- Essence Pigment n°04 sotto la rima cigliare inferiore (applicati con un po' di colla per ciglia finte)

Mi è piaciuto tantissimo tornare con questa rubrica e adoro il fatto che abbiamo realizzato quattro trucchi diversi che hanno espresso idee differenti e forti.

Qui potete vedere un'anteprima dei make-up utilizzati dalle altre tre splendide blogger:

Cherry Diamond Lips
LA is My Dream
A Cosmetic Pie

E questo è il tempo per capire
Guardando più lontano
Che non ha senso chiudere i nostri cuori e confini

Che pure nel suo viaggio Ulisse
Fu accolto nutrito e lavato
Prima ancora che gli si chiedesse
Quale fosse il suo nome e il paese in cui è nato


Apri le porte aprile al vento
Aprile al giorno che viene domani
Apri le mani apri le tue vele
Apri le frontiere al senso di un patire insieme.



Alla prossima,


#aWeekWithBiofficina 2 : Crema Labbra Riparatrice Golosa

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Oggi torniamo a parlare di labbra, con un prodotto molto discusso sul web, un prodotto che ha attirato la mia attenzione dal momento in cui ha fatto il suo esordio sugli scaffali virtuali e non, la Crema Labbra Riparatrice.


INFORMAZIONI SUL PRODOTTO

Aroma dolce

Quantità: 15 ml
Prezzo: 6,90 €
PAO: 6 mesi

Una crema studiata per riparare e idratare le labbra grazie all’unione tra la quota acquosa e quella nutriente tipica delle emulsioni, ideale come completamento del trattamento scrub. Indicata per una protezione efficace e durevole dagli agenti atmosferici, diventa anche un’ottima base per l’applicazione di rossetto e lucidalabbra. Grazie alla presenza di zuccheri e glicoli ha inoltre un effetto tensore volumizzante che rende le labbra rimpolpate oltre che ben idratate. Efficace inoltre per la cura del contorno labbra, anche in sinergia con lo scrub.

Profumo dolce da aroma certificato Icea

Sostanze funzionali: miele bio toscano, estratti toscani biologici di avena, calendula, fiordaliso, iperico, malva. Olio biologico di girasole e mandorle dolci. squalane.

 INCI: Aqua [Water], Glyceryl stearate, Caprylic/capric triglyceride,Ethylhexyl palmitate, Glycerin,Propanediol, Sorbitol, Hydrogenated olive oil decyl esters, Sorbitan olivate, Cetearyl alcohol,Cetearyl glucoside, Mel/Honey*, squalane, Avena sativa (Oat) bran extract*, Calendula officinalis flower extract*, Centaurea cyanus flower extract*, Hypericum perforatum (Saint John's Wort) flower/leaf/stem extract*, Malva sylvestris (Mallow) extract*, Helianthus annuus (Sunflower) seed oil*,Prunus amygdalus dulcis (Sweet almond) oil*, Ethylhexylglycerin, Cetyl palmitate, Benzyl alcohol, Aroma [Flavor], Xanthan gum, Phenethyl alcohol, Sorbitan palmitate, Benzoic acid, Dehydroacetic acid, Lactic acid, Lecithin, Sodium hydroxide, Tocopherol, Ascorbyl palmitate,Citric acid. 

*da agricoltura biologica icealavnonickel next

LE MIE LABBRA

Come vi ho già detto quando vi ho parlato dello Scrub Labbra Agrumato, le mie labbra, negli ultimi anni, hanno perso il loro turgore, a causa dell'età che avanza e del dimagrimento. Sono secche, soprattutto il labbro inferiore e, durante la stagione fredda, si spaccano di frequente.
Sono un'assidua utilizzatrice di balsami, per idratarle frequentemente durante la giornata, ma, di questo prodotto mi ha incuriosita soprattutto l'azione riparatrice e l'effetto tensore, ed è proprio per questo che ho deciso di acquistarlo.

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO





Il packaging consiste in un tubetto in plastica morbida con tappo a vite. Il beccuccio presenta un foro al centro, da cui fuoriesce il prodotto.
La consistenzaè cremosa, mediamente densa, il colore bianco ed il profumo molto particolare, che non definirei né dolce né goloso, ma ha anzi una componente lievemente acre che mi riporta alla mente un odore della mia infanzia che purtroppo non riesco a ricordare.

UTILIZZO E RISULTATI

- Azione Idratante: preferisco di gran lunga i tradizionali balsami a questo prodotto. Non ho riscontrato un'idratazione profonda e non è sufficiente per le mie esigenze. Se applicato dopo l'utilizzo dello scrub del brand l'effetto migliora notevolmente grazie all'azione combinata con gli oli presenti.
- Azione Volumizzante e Rimpolpante: appena applicato il prodotto non sembra assorbirsi, piuttosto asciugarsi, lasciando un velo sulle labbra che provoca una sensazione strana, una sorta di tensione. Le labbra appaiono più lisce e lievemente più rimpolpate. E' un effetto che apprezzo particolarmente, ma che non dura nel tempo a meno che non riapplichiate il prodotto frequentemente e con costanza.
- Azione Riparatrice:è ciò che mi ha più entusiasmata. Quando ho cominciato a comprendere le proprietà della Crema Riparatrice, l'ho inclusa nella mia skincare routine serale, applicandola in dose generosa prima di andare a letto, soprattutto quando sono presenti piccoli tagli e screpolature. Una piccola nota dolente è che su queste lesioni il prodotto brucia leggermente ma non è nulla di insopportabile, anche perché al mattino sono completamente guarite o quasi. 
- Azione di Primer:è la funzione che ho esplorato di meno e le poche volte che ho provato non ho notato alcuna rilevante variazione.

Ci tengo a sottolineare che nonostante la data di scadenza sia stata superata, non ho notato alcuna variazione di consistenza, aspetto e odore.

Proprio per l'efficacia dell'azione riparatrice, mi sento di promuovere questo prodotto, che è diventato un fedele compagno in questa stagione fredda e che sicuramente ricomprerò non appena terminerà.

La reperibilità di Biofficina Toscanaè ottima, il brand infatti è reperibile sulla maggior parte degli store on line ed in moltissime Erboristerie e Bioprofumerie.

Voi avete utilizzato la Crema Riparatrice? Vi è piaciuta? Come la impiegate? Cosa utilizzate quando avete le labbra distrutte dal freddo?

A domani 


PS: gli appuntamenti con #aWeekWithBiofficina 2 sono:

Scrub Labbra Agrumato
Lozione Ricci Definiti
Fluido Corpo al Peperoncino
- Crema Labbra Riparatrice Golosa
- Scrub ai Burri Vegetali e Melissa
- Balsamo Volumizzante Protettivo

#aWeekWithBiofficinaToscana 2: Scrub ai Burri Vegetali e Melissa

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Il prodotto di cui vi parlo oggi è uno di quelli che ho davvero desiderato, sia per la mia nota passione per gli scrub, sia perché ne ho sempre sentito parlare benissimo sul web.
Per questo motivo, vi posso anticipare che è stata una delle delusioni più profonde del 2015.

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

Azione esfoliante e nutriente per l’epidermide del corpo
Quantità: 200 g
Prezzo: 17,20 €
PAO: 
Pregiata miscela di oli bio, burri vegetali e sali marini. Leviga la pelle del corpo eliminando le cellule morte e la nutre lasciandola più morbida. L'aroma sprigionato dall' olio essenziale di melissa rilassa mente e spirito.


Al profumo di melissa, bergamotto e neroli (da oli essenziali)

Sostanze funzionali: burri vegetali di oliva e di karitè, oli biologici di oliva, di sesamo e di vinaccioli, sali marini e zuccheri.


INCI: Sodium Chloride, Sesamum indicum seed oil* , Caprylic/capric triglyceride, Butyrospermum parkii butter, Silica , Hydrogenated castor oil , Hydrogenated vegetable oil, Olea europaea fruit oil*, Maris Sal, Vitis vinifera seed oil*, Melissa officinalis leaf oil*, Citrus aurantium amara flower oil, Citrus aurantium dulcis peel oil*, Lecithin, Tocopherol, Ascorbyl palmitate, Limonene, Cinnamyl alcohol, Citric acid.

*da agricoltura biologica

LA MIA PELLE
e le mie esigenze

Come per il viso, anche per il corpo la definizione "mista" calza a pennello. La pelle del mio corpo è prevalentemente normale, con zone secchissime a livello di gomiti, ginocchia, gambe e piedi e zone a tendenza più oleosa come petto e spalle.
Mi piace utilizzare gli scrub soprattutto su gambe, fianchi, glutei e gomiti. Mi piace che l'azione esfoliante sia energica e che mi consenta di effettuare un vigoroso massaggio.

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO


Come per la maggior parte degli scrub corpo, anche per questo di Biofficina Toscana il packaging consiste in un barattolo in plastica dura, con tappo a vite che rivela un secondo coperchio a pressione, per preservare il prodotto.

La consistenzaè molto morbida e da subito si percepisce sia alla vista che alla tatto la notevole componente oleosa.
I granelli sono molto fini, quasi impercettibili.

Di colore giallino, ha un odore lievemente agrumato, con una leggera componente balsamica.

UTILIZZO E RISULTATI

Per me è stato un disastro, non potrei definirlo diversamente. 
Ho provato ad utilizzarlo su pelle asciutta e su pelle bagnata, ma in entrambi i casi il risultato non mi ha soddisfatta.
Sulla pelle bagnata, il prodotto si fonde velocemente, i granuli si sciolgono con una conseguente azione esfoliante praticamente nulla. Sembra di massaggiare una crema.
Sulla pelle asciutta l'azione esfoliante è lievemente più percettibile, ma completamente inefficace, in compenso si aggrava il difetto maggiore di questo prodotto, l'untuosità.
Che voi lo risciacquiate semplicemente con acqua o che utilizziate un sapone, la pelle rimane davvero ma davvero troppo unta, fastidiosamente unta. 
Impensabile usarlo in estate, antipatico usarlo in inverno, nemmeno di sera prima di mettere il pigiama, che rimarrà appiccicato alla pelle, facendovi sentire una sensazione di umidità per tutta la notte,
Certamente il giorno dopo la pelle sarà morbidissima, ma a che prezzo?
Onestamente non mi sento di consigliarlo a nessuno, anche se so che piace a molte persone. Non trovo nemmeno che il rapporto qualità/prezzo sia conveniente avendo un costo decisamente alto, per una quantità piccola, un'efficacia discutibile ed una durata limitata, considerando che, nel mio caso, ha iniziato a dare segni di cedimento ben prima il termine del PAO.

In quanto a scrub, Biofficina ha fatto un lavoro decisamente migliore con quello per il viso, ma questa è un'altra storia.

Alla prossima,


PS: gli appuntamenti con #aWeekWithBiofficina 2 sono:

Scrub Labbra Agrumato
Lozione Ricci Definiti
Fluido Corpo al Peperoncino
- Crema Labbra Riparatrice Golosa
- Scrub ai Burri Vegetali e Melissa
- Balsamo Volumizzante Protettivo
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